Pitti Filati al via con il sorriso

I dati del settore sono incoraggianti: fatturato al +2,7%. Appuntamento da mercoledì 23 a venerdì 25, alla Fortezza da Basso di Firenze

Torna Pitti Filati

Torna Pitti Filati

Firenze, 22 gennaio 2019 - L'edizione numero 84 di "Pitti Filati" (dal 23 al 25 gennaio alla Fortezza da Basso di Firenze) comincia con un segno positivo per il settore italiano e questo è già un primo fatto rilevante.

Quello appena trascorso, infatti, è stato un anno «complessivamente discreto», come spiega la nota di Centro Studi di Confindustria Moda per Sistema Moda Italia diffusa oggi. Secondo le elaborazioni preliminari il fatturato settoriale del 2018 è stimato mediamente in aumento del +2,7%, oltrepassando i 2,9 miliardi di euro. A differenza del più recente passato, nel corso del 2018 il mercato estero ha premiato il filato italiano, specie laniero e liniero.

Un buon viatico per "Pitti Filati" che propone 119 marchi della filatura internazionale e l'anteprima mondiale primavera-estate 2020 delle collezioni di filati per maglieria. Lo spazio ricerca guarda allo sport, al Far East e alle subculture: dalle attese Olimpiadi in Giappone deriva un forte impulso alla cultura visiva. 

Tra le novità più attese c'è la presentazione di "Feel the Yarn - The X Contest", la decima edizione del concorso dedicato ai giovani creativi dei più prestigiosi istituti di moda internazionali

Come sempre importante la presenza pratese (30 aziende) a loro volta forti di dati incoraggianti anche a livello di distretto. "I dati sull'andamento delle imprese pratesi del nostro settore inducono all'ottimismo. Abbiamo lavorato e investito molto per introdurre innovazione nelle nostre aziende e per qualificarci come punto di riferimento per chi aspiri a prodotti creativi, sostenibili e di qualità. E' giusto che ora raccogliamo qualche buon risultato." commenta Raffaella Pinori, coordinatrice del gruppo Produttori di filati della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord "Tuttavia abbiamo ben presenti, vivendole in azienda ogni giorno, le difficoltà in essere già oggi e che potranno presentarsi nell'immediato futuro. Se l'allarme sui prezzi delle materie prime è meno forte di qualche mese fa, la bolletta energetica per elettricità e gas continua a salire. Anche gli investimenti per la sostenibilità e per le certificazioni costituiscono un costo non indifferente, così come lavorare per lotti sempre più piccoli e frammentati. Il nostro principale problema rimane quello dei costi: fatturiamo ma i margini non sono quelli che sarebbe legittimo aspettarsi. La strada che abbiamo imboccato è senz'altro quella giusta: prodotti di buono o ottimo livello, che ci portano su un piano diverso e più alto rispetto alla concorrenza internazionale. Ma per poter avere risultati economici veramente buoni, di cui avvantaggiarci noi stessi e la nostra filiera, dovremmo operare in un contesto diverso almeno per quanto riguarda i costi energetici."