SPECIALE PIOMBINO / Jsw, l'incontro non è bastato a chiarire: incertezza totale

I sindacati sono usciti preoccupati dopo il summit avuto con i dirigenti dell'azienda

Il ministro Giorgetti

Il ministro Giorgetti

Piombino (Livorno), 16 marzo 2021 - I sindacati Fim, Fiom e Uilm sono usciti preoccupati dall’incontro che hanno avuto ieri mattina con la dirigenza di Jsw Steel Italy.

Incontro che la scorsa settimana l’azienda aveva fatto saltare. Alcune novità, pur in uno scenario complesso, ci sono state. La conferma della volontà di far entrare nell’azionariato Jsw lo Stato. Ma da stabilire sempre come e quando. La consegna – che avverrà questa mattina - del piano industriale ai sindacati, piano che a fine gennaio era stato presentato al Ministero dello sviluppo economico. L’annuncio che l’azienda farà osservazioni al Comune in merito al nuovo tracciato della 398, perché "Jsw ha detto di voler mantenere l’unità degli impianti e che non ha in previsione nessun spostamento del treno rotaie" hanno riferito Fim, Fiom e Uilm.

E ancora. Nessun problema per il pagamento degli stipendi per i lavoratori. Jsw ha infatti dichiarato che c’è un flusso di cassa dalla casa madre di 5 milioni per garantire i pagamenti. L’azienda ha anche confermato che Rfi ha deliberato per la commessa di 900 milioni in 10 anni per le rotaie. "Conveniamo che non sono state messe clausole – hanno detto Fim, Fiom e Uilm – e questo è un problema. Per noi era importante ci fossero clausole vincolanti verso l’imprenditore". E’ stata anche affrontata la questione del rinnovo delle concessioni sul porto, e Jsw ha detto che presenterà il piano entro luglio, periodo in cui scade la proroga. Un quadro comunque che preoccupa i sindacati, un quadro ancora di incertezza, tutto da disegnare all’interno di un accordo di programma da riscrivere. Incertezza anche manageriale.

Oggi saranno riconsegnate le deleghe al vicepresidente esecutivo Marco Carrai, che era presente all’incontro di ieri. Ma non si sa che deleghe gli verranno assegnate, quali poteri ricoprirà in azienda. E siamo sempre in attesa della convocazione al tavolo ministeriale. "Quel tavolo dovrà rappresentare il primo di una serie di incontri, che sappiamo non sarà certo risolutivo, ma dovrà essere un avvio di un percorso, che dovrà essere seguito passo passo. Altrimenti ci ritroviamo a fare incontro episodici – come sono stati fatti in questi anni - senza arrivare a nessuna conclusione" ha confermato David Romagnani segretario Fiom.

Sindacati quindi ancora preoccupati che resteranno in presidio fino all’arrivo della convocazione a Roma. Presidio che in questi giorni si sposterà anche in città per sensibilizzare i cittadini sulla vertenza piombinese.

Maila Papi