Pensioni, a marzo sono più alte

E' l'effetto della rivalutazione all'1,7% dell'assegno e dell'adeguamento alle nuove aliquote e scaglioni Irpef

Inps

Inps

Roma, 28 febbraio 2022 – Sarà una pensione più ricca quella di marzo. Scattano infatti l'adeguamento alle nuove aliquote Irpef e alle nuove detrazioni previste dalla legge di bilancio 2022 e il conguaglio relativo alla differenza dell’Irpef netta mensile già trattenuta nei primi due mesi dell’anno.

Più in dettaglio, come comunica l'Inps, il calcolo fiscale delle pensioni erogate è stato adeguato retroattivamente dal 1° gennaio 2022, in applicazione di quanto previsto dalla legge di bilancio 2022 che ha modificato aliquote fiscali e scaglioni di reddito su cui applicarle e il regime delle detrazioni per reddito da lavoro, pensione e altri tipi di reddito ai fini della determinazione dell’Irpef.

La legge di bilancio ha anche rimodulato le condizioni di concessione del bonus 100 euro, lasciandole invariate solo in caso di reddito complessivo fino a 15mila euro e ha abrogato l’ulteriore detrazione per redditi fino a 40mila euro.

Sempre con il pagamento della rata di marzo l’Inps corridponde gli arretrati derivanti dall’applicazione dell’indice di perequazione dell’1,7% dal momento che con le rate di gennaio e febbraio 2022 era stato applicato l’indice provvisorio dell’1,6%.

Queste saranno probabilmente le ultime pensioni ad essere pagate in anticipo dalle Poste. Con il 31 marzo 2022 termina infatti lo stato di emergenza.