Pensioni febbraio 2023, scattano gli aumenti: ecco di quanto e a chi spettano

Oltre un milione i pensionati in Toscana che riceveranno la pensione il prossimo 1 febbraio. Sarà un assegno più ricco

Firenze, 20 gennaio 2023 – Sono oltre un milione i pensionati toscani che riceveranno la pensione il prossimo 1 febbraio. Sarà un assegno più ricco, per effetto della perequazione e dell'aumento degli assegni pensionistici assistenziali che non superano il trattamento minimo. Le pensioni minime saliranno da 525,38 euro ai 571,6 euro lordi per chi ha fino a 74 anni, per chi ha 75 o più si arriva a 600 euro (sempre lordi), come previsto dalla legge di bilancio. Dal 1 gennaio 2023 è infatti stato riconosciuto un aumento dell'1,5%, che sale al 6,5% per chi ha 75 anni o più. A febbraio scatta anche la rivalutazione – secondo scaglioni - degli assegni che, visti i tempi stretti dall'approvazione della manovra, non sono aumentati a gennaio 2023. L'incremento sarà del 7,3%, composto dall'aumento effettivo del 5,2%, più il 2% applicato già da novembre 2022 dal precedente governo Draghi.

Pensioni, a febbraio 2023 scattano gli aumenti: ecco di quanto
Pensioni, a febbraio 2023 scattano gli aumenti: ecco di quanto

La rivalutazione delle pensioni

Per la rivalutazione vengono seguiti gli scaglioni. La rivalutazione piena, al 100%, scatta per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo, cioè fino a 2.101,52 euro lordi (l'aumento in questo caso è del 7,3%). Per le pensioni fino a cinque volte il trattamento minimo, quindi fino a 2.627 euro lordi, la rivalutazione è all'85%, con un incremento del 6,2%. E' al 53% la rivalutazione delle pensioni fino a sei volte il trattamento minimo (3.152,28 euro lordi), con un aumento del 3,8%, quindi del 47% per le pensioni fino a otto volte il trattamento minimo, cioè fino a 4.203 euro lordi, con incremento del 3,4%. Rivalutazione al 37% per le pensioni fino a dieci volte il trattamento minimo, pari a 5.253,38 euro lordi, con un aumento degli assegni del 2,7%, e, infine, rivalutazione al 32% per le pensioni oltre i 5.253 euro lordi, cioè oltre le 10 volte il trattamento minimo, con un incremento del 2,3%.

Come si calcola l'aumento

Per calcolare di quanto, in valori assoluti, aumenterà la propria pensione, basta moltiplicare l'importo lordo per la percentuale che corrisponde alla propria fascia di rivalutazione. Le pensioni più basse aumenteranno di più in percentuale ma non in valore assoluto. Se per esempio, infatti, una pensione tra 1000 euro e 1500 euro equivale ad un aumento di circa 75 euro, per una pensione tra i 5 e i 6mila euro lordi l'incremento sarà di 135 euro e di 138 se superiore ai 6mila.

Quando arriva la pensione

La pensione sarà accreditata sul proprio conto corrente il 1 febbraio. Chi invece la ritira alla posta, è sempre preferibile che segua il calendario stilato dall'azienda sulla base dell'iniziale del cognome del pensionato. I pensionati con i cognomi dalla A alla C sono invitati a recarsi alle Poste mercoledì 1 febbraio, quelli con i cognomi dalla D alla K giovedì 2 febbraio, venerdì 3 febbraio è il giorno dei pensionati con i cognomi dalla L alla P e, infine, sabato mattina, 4 febbraio, quelli i cui cognomi vanno dalla Q alla Z.