Carovita, Ucraina e inflazione frenano gli acquisti

L'osservatorio Findomestic rileva a marzo un calo del 3,3% delle intenzioni di acquisto dopo quattro mesi consecutivi di crescita. Non manca, però, la voglia di viaggi e vacanze, unica voce che continua a crescere (+6,2%)

Spesa al supermercato (Archivio)

Spesa al supermercato (Archivio)

Firenze, 17 marzo 2022 – Dopo la pandemia, la guerra in Ucraina e l'inflazione galoppante. Un mix di fattori che non aiuta i consumi. L'Osservatorio Findomestic rileva un'inversione di tendenza nelle intenzioni di acquisto a tre mesi di beni durevoli: a marzo, dopo quattro mesi di crescita, si registra un calo del 3,3%. Sempre secondo l'Osservatorio, il 93% degli italiani è preoccupato per le ripercussioni della guerra in Ucraina, e 9 su 10 percepiscono oggi i prezzi in crescita. Per il 62% sono 'molto in crescita', in aumento di 13 punti percentuali rispetto a un mese fa.

«Nell'ultimo mese - commenta Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – le intenzioni d'acquisto soffrono il peso degli eventi internazionali e dell'inflazione, ma rimangono comunque su livelli elevati. Anche se nell'immediato solo il 27% ritiene che sia un buon momento per spendere, in prospettiva gli italiani continuano a pianificare acquisti anche importanti, a conferma del desiderio di ritrovare quella normalità, anche consumistica, persa due anni fa».

Fra i singoli settori, cala del 4,8% l'intenzione di acquistare casa e del 7% di arredarla. In flessione anche auto nuove (-16,6%) e motoveicoli (-8,7%) e frenano i piccoli (-2%) e grandi (-1,5%) elettrodomestici, i dispositivi audio-video (-8,3%), infissi e serramenti (-4,6%). In vista della stagione estiva e dell'addio, perlomeno graduale, alle restrizioni, gli italiani non perdono però la loro voglia di viaggi e vacanze: le intenzioni di acquisto, in questo caso, crescono del 6,2%.