Come investire i propri soldi, ecco il manuale di autodifesa del risparmiatore

I consigli di Aduc per evitare brutte sorprese

Risparmi

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Firenze, 4 gennaio 2023 - Tassi in rialzo, bollette alte, inflazione che in Toscana supera il 12%. Una situazione economica incerta, eppure sono tanti i risparmiatori che preferiscono investire i loro soldi in strumenti finanziari anziché lasciarli in banca. Improvvisarsi investitori non è però la scelta corretta. Occorre valutare quali sono le proprie esigenze e gli obiettivi, meglio se affidandosi a consulenti esperti. L'associazione dei consumatori Aduc, guidata da Vincenzo Donvito, ha stilato un manuale di autodifesa: dieci consigli per orientarsi ed evitare di bruciarsi (e bruciare i propri risparmi). Eccole.

1. Chiarirsi le idee su cosa si vuole dai propri soldi 

E' il primo passo da fare prima di fare qualsiasi investimento. In particolare, è necessario valutare se si vuole proteggere dall'inflazione il capitale che si prevede di utilizzare nei prossimi 3-5 anni o se invece si vogliono investire soldi che sicuramente, nello stesso periodo di tempo, non saranno utilizzati.

2. Dichiarare per iscritto all'intermediario finanziario la propria propensione al rischio, abitudini e obiettivi d'investimento 

Non barrare mai la casella con la quale si dichiara di non voler fornire queste informazioni. Anzi. E' bene integrarle indicando espressamente le tipologie d'investimento che si desidera escludere.

3. Prendere tempo 

Non sottoscrivere mai investimenti subito dopo che il venditore (in banca o il promotore finanziario) ha terminato la descrizione. Diffidare sempre dagli investimenti che devono essere compiuti entro una certa data. Richiedere sempre copia di tutta la documentazione (prospetti informativi) e leggerla con calma da soli. Firmare solo dopo aver compreso ogni aspetto della documentazione letta. Se il venditore non vuole fornire questa documentazione escludere a prescindere l'investimento.

4. Investire solo in strumenti finanziari che si sono pienamente compresi 

Non fidarsi mai delle cose dette a voce dal venditore. Se la documentazione fornita non aiuta a comprendere pienamente l'investimento, meglio non investire. Se siamo abbastanza sicuri, ma si tratta di tipologie d'investimento nuove, investire solo piccole parti del proprio patrimonio finanziario (1 o 2% al massimo). E' possibile poi integrare successivamente.

5. Non investire in singoli titoli azionari, né in obbligazioni che non siano emesse da Governi affidabili 

Si corrono solo dei rischi aggiuntivi che non sono ripagati da adeguati rendimenti medi attesi

6. Non investire in strumenti non quotati 

Questa semplice regola preserva da moltissimi problemi. La quotazione in un mercato finanziario regolamentato non solo offre la liquidabilità dell'investimento, ma preserva anche da tanti strumenti finanziari inutilmente costosi e talvolta poco trasparenti, come ad esempio i fondi comuni d'investimento non quotati, le gestioni patrimoniali in quote di fondi, le unit-linked, le varie obbligazioni strutturate e così via.

7. Cosa fare se si vuole mettere al riparo il proprio capitale dall'inflazione 

Utilizzare titoli di stato a breve termine o indicizzati, buoni postali fruttiferi, conti di deposito ad alta remunerazione (senza costi) e fondi monetari senza commissioni di gestione o con commissioni di gestione inferiori allo 0,3%. Non utilizzare, invece, prodotti finanziari generalmente definiti 'a capitale garantito'.

8. Cosa fare se si vuole investire soldi che non saranno utilizzati per 3-5 anni 

Preferire titoli di stato per la parte obbligazionaria, fondi comuni indicizzati o, meglio, ETF (Exchange Traded Funds) per la componente azionaria. Le proporzioni dipendono dal proprio profilo d'investitore: meno esperienza si ha e meno componente azionaria si deve inserire in portafoglio.

9. Quali strumenti scegliere se si vogliono accantonare i risparmi 

Non utilizzare polizze vita, che sono inutilmente costose. I PAC, cioè i piani di accumulo capitale, sono una buona soluzione a patto che prevedano basse, se non nulle, commissioni di ingresso e di gestione, ma è preferibile comunque diminuire la frequenza dell'investimento (per esempio trimestrale, invece che mensile) ed investire direttamente in titoli (obbligazioni o ETF). L'investimento rateizzato, specialmente per la componente azionaria, è un'ottima forma di investimento.

10. A chi rivolgersi per una consulenza 

Non pensare di ricevere consulenza dai funzionari bancari o dai promotori finanziari: la loro funzione principale è quella di vendere prodotti finanziari. Sono in conflitto d'interesse e possono, al massimo, fornire consulenza strumentale alla vendita dei prodotti. Esiste il consulente finanziario indipendente. Se si dispone di un capitale finanziario ingente e non si vuole fare da soli, meglio affidarsi ad un professionista.