Inflazione, ecco le città toscane più care e i prodotti che aumentano di più

Secondo la stima di Federconsumatori, per il 2022 appena concluso le famiglie hanno dovuto sborsare quasi 3.500 euro in più rispetto all'anno precedente

Spesa in un supermercato

Spesa in un supermercato

Firenze, 24 gennaio 2023 – Se il 2023 è iniziato nell'incertezza, il 2022 è stato segnato da forti rincari. Secondo Federconsumatori Toscana, la famiglia tipo ha dovuto affrontare una stangata da quasi 3.500 euro. Gli aumenti di prezzo sono stati generalizzati, ma non sono mancati picchi sull'energia e sui prodotti di prima necessità. In alcune città toscane, inoltre, l'inflazione ha avuto un impatto maggiore. Ecco dove e cosa è aumentato di più in questo anno che ci siamo lasciati alle spalle.

Le città toscane più care d'Italia Firenze ha il record di rincari in Toscana, con un'inflazione media che nel 2022 è stata dell'8,5%. Secondo la stima di Unc, l'Unione nazionale consumatori, ogni famiglia ha dovuto quindi affrontare un aggravio di spesa di 1.982 euro, con il capoluogo toscano che si è piazzato così al 23esimo posto della classifica delle città più care d'Italia. Seconde città toscana più care risultano, a pari merito, Pistoia e Arezzo, con una stangata da 1.939 euro e una inflazione media dell'8,6%. Quindi Siena, con un incremento di 1.871 euro e un'inflazione media annua all'8,3% e Massa Carrara, con rincari da 1.781 euro l'anno e un'inflazione al 7,9%.

Le città toscane più care per fare la spesa Se ci si limita a considerare quanto costa fare la spesa alimentare nelle principali città toscane, la più cara risulta invece Arezzo, dove le famiglie – è la stima di Coldiretti Toscana - hanno dovuto aggiungere al loro budget 528 euro per mettere in tavola pane, pasta, latte, carne e pesce rispetto ai 387 euro in più che hanno dovuto invece sborsare i residenti della provincia di Pisa, che risulta invece la più economica in Toscana. Al secondo posto c'è Grosseto, con 517 euro, che ha chiuso l’anno con il tasso di inflazione più alto di tutta la regione (12,7%) contro una media del 12% stabile rispetto al mese di novembre 2022. Al terzo posto Pistoia con 500 euro. Mediamente nel 2022 una famiglia toscana ha dovuto sborsare 463 euro l'anno in più per l'acquisto di prodotti alimentari e bevande analcoliche.

“A spingere l’inflazione a livelli record sono stati in questo folle 2022 l’aumento dei costi energetici e di produzione alimentati dagli effetti del conflitto in Ucraina per cui, purtroppo, non si intravede ancora una soluzione. – spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana – Le famiglie per difendersi dallo tsunami dei rincari hanno dovuto adattarsi cercando prodotti con sconti, girando anche per più punti vendita alla ricerca del prezzo più conveniente oppure tornando all’abitudine di fare la lista della spesa per scoraggiare gli acquisti compulsivi. Piccole strategie che, insieme a tante buone pratiche quotidiane che hanno messo in atto come una più attenta lotta agli sprechi e una migliore gestione dei costi energetici, con il 77% dei toscani che ha affermato di ridurre le temperature e le ore di utilizzo dei riscaldamenti, hanno sicuramente alleviato l’impatto”.

I prodotti che sono aumentati di più I rincari energetici e delle materie prime sono stati esponenziali nel corso del 2022. Ad aumentare di più i concimi (+170%), i mangimi per gli allevamenti (+90%), la plastica (+70%), i barattoli (+60%). Di conseguenza sono aumentati i costi dei prodotti alimentari. Alcuni esempi? Secondo quanto emerge dai dati dell'ufficio di statistica del Comune di Firenze, le verdure sono aumentate di quasi il 12% in un anno, il pesce è aumentato del 9,6%, la carne dell'8,5%, la frutta del 7,2%. Rincarati anche gli alcolici: birre +8% in un anno, vini +5,7%. Aumenti a tre cifre per le bollette per l'energia ad uso domestico. Quella del gas ha subito un aumento di oltre il 108% rispetto a dicembre 2021, quella della luce ha sfiorato il +175%. Su anche i prezzi dei mobili (+10,7%) e dei piccoli elettrodomestici (+13,3%).