Inflazione, a Firenze mantenere una casa costa il 58% in più rispetto a un anno fa

La top 5 dei rincari secondo i dati, relativi a ottobre 2022, dell'ufficio comunale di statistica: luce a +213% e gas a +102%

Firenze, 1 dicembre 2022 – L'inflazione annuale sale dal +9,5% al +12,7% a Firenze e una pioggia di aumenti investe i consumatori. Mantenere una casa, tra utenze e manutenzione, costa quasi il 58% in più di un anno fa. Aumenta il prezzo del pellet, su del 25% rispetto a ottobre 2021, ma aumentano anche i ricambi auto, del 22,6%, e le stesse autovetture, il cui costo, a causa della scarsità di componentistica elettronica, come i microchip, è salito nell'ultimo anno del 7%. Non mancano i rincari sui prodotti alimentari che si attestano a ottobre 2022 al +14,5% rispetto ad un anno fa. E' quanto emerge dagli ultimi dati sui prezzi al consumo diffusi dall'ufficio statistica del comune di Firenze.

La classifica dei rincari a Firenze
La classifica dei rincari a Firenze

La top 5 dei rincari

Aumenti esponenziali quelli dell'energia. Il prezzo della luce è salito del 213% rispetto ad un anno fa, mentre quello del gas sfiora il +102% rispetto a ottobre 2021. Il costo dei voli aerei è salito del 92% rispetto a ottobre di un anno fa e i servizi ricettivi situati a Firenze a ottobre 2022 hanno mediamente alzato i prezzi di quasi il 36% in più rispetto allo stesso mese del 2021. Il pellet, aumentato da settembre a ottobre 2022 di oltre l'11%, sfiora il +26% rispetto a dodici mesi fa.

Che cosa costa meno

Dopo il periodo estivo, che ha visto un incremento dei prezzi sui viaggi, a ottobre il costo dei pacchetti vacanza è sceso del 2,5% su base mensile, portandosi al -4,3% rispetto a ottobre 2021. In diminuzione anche i prezzi degli apparecchi telefonici, con un -9,4% rispetto a un anno fa. Scendono lievemente anche i prezzi delle calzature, che perdono l'1,2% rispetto a ottobre 2021.

Stime Istat per novembre

Secondo le stime preliminari di Istat, dopo la brusca accelerazione di ottobre, a novembre 2022 l’inflazione, che rimane a livelli che non si vedevano da marzo 1984 (quando fu +11,9%), è stabile. I prezzi di alcune componenti, che ne avevano sostenuto l’ascesa, tra cui gli energetici non regolamentati e in misura minore gli alimentari non lavorati, rallentano su base annua, mentre quelli di altre componenti continuano ad accelerare, tra cui gli energetici regolamentati e in misura minore gli alimentari lavorati. Anche i prezzi del carrello della spesa accelerano, ma di poco. Se nei prossimi mesi continuasse la discesa in corso dei prezzi all’ingrosso del gas e di altre materie prime, il fuoco dell’inflazione, che ha caratterizzato sin qui l’anno in corso, potrebbe iniziare a ritirarsi.