Concessioni balneari, cittadini scettici sul futuro di prezzi e servizi sulle spiagge

Indagine Altroconsumo: più della metà degli intervistati pensa che con la riforma le tariffe degli stabilimenti aumenteranno e la qualità dei servizi resterà la stessa

Bagnini in spiaggia

Bagnini in spiaggia

Firenze, 27 maggio 2022 – Trovato l'accordo, ma i cittadini sono scettici a proposito del ddl concorrenza che riforma il sistema delle concessioni balneari, con le attuali che saranno messe all'asta entro la fine del 2023 o, al massimo, nel 2024. A dirlo è un'indagine di Altroconsumo, svolta tra il 5 e il 10 maggio 2022 su un campione di italiani di età compresa tra 25 e 79 anni. Attraverso un questionario online sono state raccolte 803 risposte valide.

Più della metà degli intervistati (il 52 per cento) pensa che le tariffe degli stabilimenti aumenteranno e solo il 4 per cento che diminuiranno. Allo stesso tempo i cittadini non prevedono un miglioramento della qualità dei servizi offerti. Secondo il 65 per cento del campione resteranno sugli standard attuali. Per quanto riguarda il ricambio dei gestori, il 43 per cento ritiene che verrà stimolato un maggiore rinnovamento, ma una quota simile di intervistati, il 36 per cento, non prevede particolari cambiamenti a riguardo.

Insomma, una riforma che non piace moltissimo, con le tariffe di lettini e ombrelloni che, a seguito dei rincari generalizzati, sono già aumentate. Sempre secondo l'indagine di Altroconsumo, infatti, i prezzi sono cresciuti tra il 5 e il 18 per cento rispetto all'estate 2021. Tra le 11 località balneari prese in considerazione anche Viareggio, dove sulla spiaggia si spendono mediamente 184 euro la settimana facendo una media delle prime quattro file di lettini. Non è la località più cara. Prima si piazza Alassio, con 323 euro di spesa, seguita da Gallipoli, con 282, Alghero, a 194, e subito dopo Viareggio. La località meno cara delle 11 rilevate nell'indagine è invece Senigallia, con 129 euro di spesa.