di Franco Antola
La ripartenza può e deve avvenire nel segno della qualità. E’ un progetto ambizioso, dalla ricetta in realtà molto semplice, quello che Regione Liguria e Camere di commercio hanno promosso per rilanciare il settore della ristorazione, duramente colpito dalla pandemia. La parola d’ordine è: tutti a tavola con i piatti della tradizione e le eccellenze certificate. Da chi? Presto detto: un marchio collettivo geografico – promosso congiuntamente dai due enti – che si chiama Liguria Gourmet. In pratica un sigillo per le imprese della ristorazione che propongono la cucina tipica tradizionale attraverso menù a base di ricette locali e piatti dell’enogastronomia regionale e che promuovono vini e oli d’oliva liguri a denominazione di origine riconosciuta.
"Il marchio – spiega Davide Mazzola, vice presidente vicario della Camera di commercio delle Riviere di Liguria – è garanzia dell’origine e della qualità dei cibi realizzati secondo le ricette della tradizione e serviti con prodotti del territorio certificati, tra cui: prodotti a marchio comunitario come l’olio extravergine di oliva ‘Riviera Ligure’ (Dop), il ‘Basilico genovese’ (Dop) e le ‘Acciughe sotto sale del Mar Ligure’ (Igp); prodotti tutelati con marchio collettivo geografico; vini certificati liguri. Su questi temi l’ente camerale da tempo è impegnata con convinzione, la nostra missione è di essere vicini al territorio. In questo contesto abbiamo già svolto per la Regione i compiti operativi legati ai ristori e sviluppato azioni di sostegno a molte imprese per far crescere le competenze digitali con la campagna ‘Eccellenze digitali’. Non solo. Ci siamo offerti per fornire supporto pratico con spazi dedicati per la campagna vaccinale anti covid e garantito collaborazione alla Regione per i decreti ristori. Da ricordare anche la campagna con spot e tv dello scorso anno con l’iniziativa #comprosottocasa per sostenere negozi, bar, ristoranti ed attività artigiane che prosegue anche quest’anno". Il turismo trarrà beneficio da Liguria Gourmet? "Non c’è dubbio – continua Mazzola – il turista arriva qui non per caso, ma perché fa una scelta consapevole, attento all’offerta enogastronomica. Con questo marchio Regione e sistema camerale, oltre che a valorizzare i singoli prodotti, puntano a promuovere una stretta filiera di interazione dalla produzione sino al consumo e al turismo. Lancio un appello ai tanti amici ristoratori di Spezia perché aderiscano, la nostra provincia ne conta ancora pochi sul sito rispetto a Genova e Savona, ma abbiamo numerosi ristoranti con tanta voglia di fare. Siamo pronti a promuoverli e sostenerli" Massola riassume gli obiettivi pratici dell’iniziativa. "In primo luogo – afferma – promuovere e valorizzare la ristorazione tipica di qualità; contraddistinguerla ristorazione regionale, anche per mezzo di un sistema di certificazione, garantito da appositi organismi di controllo. Quindi tutelare la nostra tradizione enogastonomica, informare e assicurare i consumatori sulle caratteristiche della tradizione enogastonomica e dei prodotti agroalimentari e promuovere il turismo gastronomico".