Cartelle esattoriali, rateizzazioni veloci fino a 120mila euro di debito

Ecco le novità introdotte dal decreto legge Aiuti

Agenzia Entrate Riscossione

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Roma, 19 luglio 2022 – È raddoppiata la soglia dei debiti iscritti a ruolo entro la quale il contribuente, per richiedere la rateizzazione, non dovrà presentare documenti comprovanti la situazione di difficoltà economica. Si è passati infatti da un massimo di 60mila a 120mila euro. Una procedura quindi più veloce fino a questa soglia. Inoltre, aumenta anche il numero di rate non pagate, da cinque a otto, anche non consecutive, dopo le quali decade il piano di rateizzazione. Sono queste le principali novità introdotte con il decreto legge Aiuti, valide per le domande di dilazione presentate dal 16 luglio 2022.

Sul sito dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione sono disponibili già i nuovi moduli per la richiesta della rateizzazione e nei prossimi giorni sarà disponibile anche l’adeguamento del servizio per richiedere la dilazione semplificata fino a 120mila euro direttamente online, accendendo con le credenziali Spid, Cie e Cns al servizio “Rateizza adesso”, disponibile nell’area riservata del portale di Agenzia delle entrate-Riscossione. Il servizio consente di presentare, in completa autonomia, la richiesta di dilazione ricevendo in automatico via email un piano di pagamenti fino a 72 rate, senza la necessità di allegare ulteriore documentazione.

Definitiva la compensazione dei crediti maturati verso la pubblica amministrazione

La legge 91 del 2022 rende definitiva la possibilità di compensazione dei crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti delle amministrazioni pubbliche, con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo, senza più la necessità di rinnovo annuale della misura. Inoltre il provvedimento estende la possibilità di compensazione anche ai crediti derivanti da prestazioni professionali. Queste disposizioni si applicano ai carichi affidati all’agente di riscossione dopo il 30 settembre 2013 ed entro il secondo anno antecedente a quello in cui è richiesta la compensazione.