Distretti toscani, l'export vola: +20% nel secondo trimestre dell'anno

Incoraggianti i dati pubblicati dal "Monitor" realizzato da Intesa San Paolo

Luca Severini, direttore Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo

Luca Severini, direttore Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo

Firenze, 25 novembre 2019 - Con  10,2 miliardi di export nel primo semestre del 2019 e una crescita del 18,2%, la Toscana  è la regione italiana con la maggiore variazione delle esportazioni distrettuali. E' uno dei dati che emergono dalla pubblicazione del Monitor dei Distretti della Toscana, realizzato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. 

Un report nel complesso positivo che riguarda il secondo trimestre, evidenziando che il trend già positivo delle esportazioni dei distretti tradizionali toscani ha fatto registrare una crescita del 20,1%, superiore al 16% realizzato nei primi tre mesi dell’anno.

A trainare l'export distrettuale toscano è il sistema moda e in particolare pelletteria e calzature di Firenze (+55,4% nel primo semestre del 2019), l’abbigliamento di Empoli (+73,5%) e le calzature di Lamporecchio (+36,0%) guidate dal momento particolarmente positivo del mercato del lusso che sta accompagnando la crescita nei mercati esteri con significativi investimenti per sviluppare la capacità produttiva. Sempre nel comparto moda si distingue anche l’area aretina con i distretti dell’oreficeria di Arezzo (+11,4%), la pelletteria e calzature di Arezzo (+7,0%) e il  tessile e abbigliamento di Arezzo (+4,8%).

Sostanzialmente stabile il distretto del tessile e abbigliamento di Prato (-0,6%), mentre resta negativo l’andamento della concia e calzature di S. Croce e delle calzature di Lucca (- 16,4%). La filiera agro-alimentare presenta un andamento leggermente positivo (+0,6%) grazie alle crescite registrate dal distretto dei Vini dei colli fiorentini e senesi (+2,7%) e del Florovivaismo di Pistoia (+10,5%) che riescono a più che compensare il calo dell’Olio toscano (-6,7%). Tra le altre specializzazioni distrettuali, si evidenzia il buon andamento della Nautica di Viareggio (+5,0%) e del Marmo di Carrara (+1,8%), mentre si assiste a un calo della filiera del Cartario di Lucca sia nella componente della produzione del cartario (-12,3%) sia nel comparto delle macchine per cartiera (-11,6%), anche se il territorio esprime un buon dinamismo con lo sviluppo e l’attrazione di nuovi investimenti. Non riescono a replicare i risultati del primo semestre 2018 i distretti della Camperistica della Val d’Elsa (-15,0%), del Mobile imbottito di Quarrata (-9,6%) e della Ceramica di Sesto Fiorentino (-4,2%).

A completare le specializzazioni produttive, si segnala il buon andamento dei settori ad alta tecnologia che nel primo semestre del 2019 hanno realizzato esportazioni per 1,4 miliardi (+1,1%) ed hanno registrato un’inversione di tendenza rispetto alla riduzione del primo trimestre: il polo farmaceutico toscano riesce a traguardare il valore di export del 2018 (+0,1%) e il biomedicale di Firenze registra una crescita a doppia cifra (+12,9%). In termini di paesi, la Svizzera si conferma il primo mercato di destinazione con una crescita che porta le vendite verso questo paese a essere più che raddoppiate rispetto al primo semestre 2018 (+120,4%): questo fenomeno è da interpretare anche in considerazione del ruolo di hub logistico che questo mercato svolge per il sistema moda. Positivi inoltre gli andamenti verso la Francia (+8,8%) e gli Stati Uniti (+7,5%).

Il quadro relativo all’ultima parte dell’anno rimane estremamente incerto e condizionato dalle tensioni presenti sui mercati internazionali che restano altissime (guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, tensioni in Medio Oriente, Brexit, proteste antigovernative e disordini ad Hong Kong). Il contesto si presenta volatile e complesso: per le imprese distrettuali sarà fondamentale saper cogliere le opportunità di crescita che potranno emergere nelle varie aree del mondo, cercando di gestire le eventuali chiusure e/o tensioni presenti di volta in volta nelle varie aree mondiali.

“Nei primi 6 mesi dell’anno in Toscana abbiamo erogato oltre 1,2 miliardi di euro di credito alle imprese, sostenendone gli investimenti e la progettualità, incentivando progetti di crescita, innovazione, internazionalizzazione, digitalizzazione e circular economy, oggi più che mai leva strategica per le PMI - spiega Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo -. Conta moltissimo la capacità di saper cogliere i segnali e le opportunità of erte dal contesto e il nostro Gruppo of re servizi e strutture di consulenza che possono accompagnare l’impresa nelle scelte più delicate e strategiche. La conferma del primato della Toscana per variazione del valore delle esportazioni sottolinea infine la qualità delle produzioni distrettuali della nostra regione, leader di mercato nonostante l’elevata volatilità del contesto economico internazionale”.