Conti correnti, aumenti fino al 15% su quelli online. Come risparmiare

Altroconsumo ha realizzato un'indagine rilevando nell'ultimo anno aumenti medi tra l'11 e il 15% sull'home banking. Quelli invece allo sportello aumentano lievemente per famiglie e anziani e calano per i giovani

Banche

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Roma, 16 settembre 2021 - Nell'ultimo anno i costi dei conti correnti sono aumentati. A rilevarlo è Altroconsumo, che ha realizzato uno studio analizzando gli indicatori pubblicati dalle banche tra maggio 2020 e maggio 2021. Andando a indagare su tre profili tipo di correntisti diversi tra quelli individuati da Banca d’Italia (giovane, famiglia con operatività media, anziano con operatività media)  risulta che i costi per i conti correnti con le operazioni online sono aumentati fino al 15%. Per quanto riguarda invece i conti correnti allo sportello, emerge un andamento piuttosto stabile con un lieve risparmio per i giovani (1%) e un lieve aumento per famiglie e anziani (2% e 3%).

Un modo per risparmiare, però, c'è. Prima di tutto occorre considerare i singoli costi del conto, che prevede spese fisse e variabili.

Costi fissi Tra i costi fissi figurano il canone mensile del conto corrente e quello annuale della carta di debito e della carta di credito, se chiesta alla stessa banca. Poi le spese di gestione del conto titoli e le spese di liquidazione interessi, che le banche applicano alla chiusura dell’anno per tirare le somme tra giacenze, interessi attivi, spese e interessi passivi. Infine ci sono le spese di comunicazione, per estratti conto e comunicazioni di trasparenza, e il canone dell’home banking. Non tutte le banche applicano tutti questi costi, in alcuni casi potrebbero anche essere tutti a zero.

Costi variabili Sono quelli che dipendono dalle operazioni che si fanno. Ci sono le commissioni per i bonifici, quelle applicate ai prelievi agli sportelli di altre banche e quelle per i pagamenti Cbill o pagoPA. In genere più operazioni si fanno, più questi costi salgono.

Commissioni Un’altra voce di spesa è costituita dalle commissioni e dagli interessi sullo scoperto di conto: i soldi che la banca chiede quando si va in rosso. L’alternativa è il fido, una somma che la banca mette a disposizione oltre la giacenza, sul quale gravano comunque dei costi.

Tasse Sul conto corrente paghiamo anche le tasse. In dettaglio, l'imposta di bollo fissa di 34,20 euro l’anno su giacenze medie superiori ai 5mila euro e la ritenuta del 26% sugli interessi eventualmente maturati.

I consigli per risparmiare Ecco qualche trucco per contenere i costi del proprio conto corrente. Leggere sempre il “riepilogo delle spese” che la banca manda a inizio anno per capire quali e quante operazioni si sono fatte l’anno precedente e quanto sono costate. Prelevare contante solo dagli sportelli Atm della propria banca per evitare commissioni. Preferire l'home banking alle operazioni di sportello e, se capita spesso di andare in rosso, meglio chiedere un fido alla banca perché lo scoperto di conto ha costi davvero ingenti.

Non lasciare troppa liquidità sul conto, in modo da evitare l’imposta di bollo. Scegliere la banca più conveniente per ciascun prodotto: carta di credito, mutuo, prestiti si possono sottoscrivere anche altrove, senza l’obbligo di aprire un conto nella banca che li concede. Infine, controllare sempre le comunicazioni della banca: in presenza di corpose modifiche alle condizioni può convenire chiudere il conto entro 60 giorni alle vecchie condizioni e andare altrove.