Frodi alimentari made in Tuscany: sventate 80 truffe online

Dal sangiovese “Tuscan Moon” alla “Palenta” prodotta in Serbia, un annuncio su dieci è una truffa a danno del made in Tuscany. Ecco al classifica dei prodotti più 'taroccati'.

Coldiretti Toscana

Coldiretti Toscana

Firenze, 14 giugno 2022 - Sono 80 le truffe sul web a danno del made in Tuscany agroalimentare sventate nel 2021, 365 negli ultimi cinque anni. Su prodotti nazionali, dice Coldiretti Toscana, un annuncio su dieci è 'tarocco'. Per confondere i consumatori 'va forte' l'italian sounding, cioè prodotti chiamati con nomi che evocano prodotti Dop e Ipg toscani. Tra i casi più celebri scovati in questi anni tra web e scaffali dei supermercati in giro per il mondo ci sono il Chianti tarocco,  il sangiovese “Tuscan Moon”, il wine kit per farsi il vino a casa ma anche il salame USA “Toscano” o il “Fennel Pollin Saleme”, la “Palenta” prodotta in Serbia e la “Finocchiono”. Tra i formaggi il “Tuscany Cheddar” australiano ed il “Tania Toscano” americano sono tutt’oggi in vendita sul web. 

 La classifica dei prodotti più taroccati Al primo posto degli annunci evocativi di vendita online di prodotti DOP e IGP bloccati e rimossi sui principali web marketplace come Amazon, Alibaba, Ebay e Rakuten, ci sono l’olio Toscano IGP con 241 tentativi ed il Pecorino Toscano con 54 seguiti dai Cantucci Toscani (27), dalla Finocchiona IGP (20) e dal Prosciutto Toscano DOP (16). Ma i casi di tentativi di frode, usurpazione, fenomeni di italian sounding, contraffazione ed etichettature ingannevoli sono molti di più - fa presente Coldiretti Toscana sulla base dell’ultimo rapporto dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali - se consideriamo tutte le attività di controllo effettuate: ben 428. 

“Il valore del falso Made in Italy nel mondo è salito a 120 miliardi di euro anche sulla spinta della guerra che frena gli scambi commerciali con sanzioni ed embarghi, favorisce il protezionismo e moltiplica la diffusione di alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con la Toscana e con l’Italia. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – Il risultato è che per colpa del cosiddetto italian sounding oltre due prodotti agroalimentari su tre sono falsi senza alcun legame produttivo ed occupazionale con le imprese agricole e con il territorio della Toscana". "Molte delle insidie alle produzioni di qualità della nostra regione - aggiunge Filippi - arrivano dal web dove sempre più spesso è facile imbattersi in post ed annunci pubblicitari su siti di prodotti contraffatti o che richiamano nemmeno velatamente paesaggi e nomi dei prodotti più celebri del nostro paniere. La tempestiva attività dell’Ispettorato centrale per le repressioni frodi, che ringraziamo per lo straordinario lavoro che stanno portano avanti anche sulle piattaforme commerciali internazionali, è decisiva per bloccare la vendita online di prodotti che non sono nemmeno parenti alla lontana del nostro agroalimentare a difesa delle aziende agricole e dei consumatori”. Per Coldiretti Toscana “la pretesa di chiamare con lo stesso nome prodotti profondamente diversi è inaccettabile e rappresenta un inganno per i consumatori ed una concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori. Non dobbiamo e possiamo abbassare la guardia di fronte ai tentativi di contraffazioni e imitazioni delle produzioni di qualità”. A confermare il grande appeal all’estero di vino, olio, formaggi, pasta ed altri prodotti agricoli ed agroalimentari regionali sono i dati del primo trimestre 2022 con 832 milioni di euro di esportazioni, il 19% in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Il dato più alto della storia. Alla base del successo del Made in Italy c’è un’agricoltura che è diventata la più green d’Europa con la leadership Ue nel biologico a cui la Toscana contribuisce con 5.271 operatori, 463 specialità alimentari tradizionali, il primato in Italia per numero di DOP, IGP e SGT con 92 prodotti per un valore complessivo delle produzioni di 1.151 milioni di euro e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori.