Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
Roma, 26 giugno 2021 - Via il blocco dei licenziamenti e stop alla cassa Covid. Se non ci saranno passi indietro da parte del Governo, da giovedì 1 luglio, dopo circa 500 giorni, le aziende potranno tornare a licenziare. Sul piede di guerra i sindacati, che si sono mobilitati per chiedere la proroga dello stop al 31 ottobre.
“Sono sicuro – ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando – che un reintervento sui licenziamenti ci sarà. Cerchiamo di capire esattamente dove si è usata più cassa, dove si è dovuto ricorrere di più agli ammortizzatori di carattere straordinario e sulla base di questo proviamo a costruire degli strumenti che tengono conto di questi dati". In mancanza di novità, dal 1 luglio le imprese potranno attivare le procedure di licenziamento individuale e, per chi ha più di 15 dipendenti, collettivo.
In caso di licenziamento, i lavoratori potranno accedere alla Naspi, cioè all'indennità di disoccupazione, con domanda da presentare all'Inps entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Con il 30 giugno finisce anche la cassa Covid e le aziende potranno ricorrere alla cassa integrazione 'scontata', ordinaria o straordinaria: fino al 31 dicembre 2021 non avranno l'obbligo di versare i contributi addizionali. Per le imprese che faranno ricorso alla cassa integrazione 'scontata' varrà dunque ancora il divieto di licenziamento.
Dal 1 luglio è inoltre possibile usufruire della nuova cassa integrazione straordinaria in deroga di 26 settimane prevista dal decreto Sostegni bis alla quale possono ricorrere le aziende destinatarie della cigs che hanno subito un calo di fatturato del 50 per cento nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019.