Tni Italia e Federterziario, accordo contro la crisi della ristorazione

Il sindacato che rappresenta le aziende del mondo Horeca ha aderito a Federterziario a tutela di un settore che a gennaio 2022 lamenta una pedita del 60% del fatturato rispetto al periodo pre-pandemia

Accordo Tni Italia e Federterziario

Accordo Tni Italia e Federterziario

Roma, 8 febbraio 2022 – Un lockdown di fatto, quello delle imprese alberghiere e della ristorazione, che a gennaio 2022 e rispetto al periodo pre-pandemia registrano mediamente la perdita del 60% del fatturato, con i locali che restano inesorabilmente vuoti. Per essere in grado di rappresentare e sostenere al meglio il settore, Tni Italia, associazione nata a Firenze a marzo 2020 con il nome di Ristoratori Toscana, ha aderito a Federterziario.

L'accordo è stato firmato da Nicola Patrizi e Raffaele Madeo, rispettivamente presidenti di Federterziario e Tni. Una firma per agire contro la crisi e per rafforzare l’azione di stimolo e rappresentanza nei confronti del governo con l’obiettivo di incidere sull’attivazione delle misure necessarie per ristoratori e albergatori. Due mani che simbolicamente si stringono per avviare una collaborazione che consentirà alle imprese Horeca aderenti a Tni di usufruire di un ampio supporto da parte di Federterziario. A partire dallo specifico tavolo tecnico di settore che lavorerà nell'ambito della contrattazione collettiva per fornire un contributo alla redazione e sottoscrizione di un contratto nazionale di settore. Fondamentale sarà anche l'impegno indirizzato alla maggiore qualificazione del capitale umano, con iniziative dirette alla formazione continua delle persone occupate anche attraverso comuni strategie per la gestione ottimale delle risorse destinate alla formazione dei lavoratori delle imprese associate.

“Questo accordo muove da un obiettivo condiviso e comune per Federterziario e Tni che si indirizza nel contributo alla crescita delle imprese associate, un'attività che si declina assicurando i più elevati standard di rappresentanza e di tutela degli interessi, fornendo particolare attenzione alla rappresentanza sindacale – spiega Alessandro Franco, segretario generale di Federterziario – insieme a un’offerta integrata ed efficace di attività di assistenza, consulenza, formazione e informazione. Crediamo che proprio in questo periodo storico così complicato per il tessuto produttivo nazionale dell'ambito Horeca, un accordo del genere possa fornire quegli strumenti necessari per guardare al futuro con maggiore speranza e consapevolezza”.

Un accordo necessario per un comparto particolarmente colpito dalla pandemia. Le varie restrizioni – chiusure, limitazioni alla somministrazione nei punti di consumo, blocco degli eventi – hanno fortemente inciso sul fatturato del settore, determinando, nel corso del biennio 2020-2021, numeri in discesa ed evidenti difficoltà di ripresa. Confrontando i dati Istat, in rapporto al periodo di crisi e al pre-Covid, i numeri del terzo trimestre del 2021, attualmente gli ultimi disponibili, pur registrando valori tendenzialmente positivi in tutti i settori, restano ancora inferiori ai livelli pre-crisi proprio per quanto concerne le attività dei servizi di alloggio e ristorazione.

“Da sempre il comparto della ristorazione - commenta il presidente di Tni Italia, Raffaele Madeo - ha sentito il bisogno di essere rappresentato da chi conosce davvero il settore e le problematiche che lo affliggono. Per questo crediamo fortemente in questo accordo che consente a Tni Italia di portare non solo ai tavoli regionali, ma anche a quelli nazionali, le istanze delle imprese della ristorazione e ricettività, le più colpite dalla pandemia. In cima alla nostra agenda quattro richieste al governo: interventi immediati sul caro bollette, proroga della cassa integrazione Covid, credito d’imposta sugli affitti, moratorie su mutui e prestiti. Finché lo Stato si dichiara in emergenza, anche le imprese lo sono”.