Accordo Confindustria Intesa Sanpaolo, 12 miliardi per le pmi toscane

Barrese (Intesa Sanpaolo): “Toscana regione estremamente dinamica, reagisce bene soprattutto il settore moda”

Foto Marco Mori/New Press Photo

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Firenze, 5 ottobre 2022 - La Toscana "è una regione estremamente dinamica, ha distretti importanti che peraltro complessivamente reagiscono bene anche al contesto complicato che stiamo vivendo". E' quanto ha affermato Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, a margine di un convegno organizzato a Firenze con Confindustria per presentare alle imprese toscane il plafond da 150 miliardi di euro, di cui 12 miliardi per la Toscana, dedicato alle imprese.

Le aspettative di Intesa Sanpaolo per la Toscana "sono aspettative importanti", ha detto Barrese, spiegando che "in generale sta reagendo molto bene il settore della moda dopo un periodo complicato a valle del periodo pandemico. In generale il lusso è un settore che continua a reagire bene, anche perché meno impattato dal tema prezzi, perché è un ambito più facilmente scaricabile da questo punto di vista sul consumatore finale a cui è rivolto. Questi sono due ambiti sicuramente molto importanti. L'altro ambito che poi, lo vedremo a fine anno, ha dato soddisfazione alla regione è il turismo: la Toscana è un'eccellenza in questo settore".

"Il 2022 vede un andamento molto positivo -  ha detto Gregorio De Felice, capo economista di Intesa Sanpaolo - e  il turismo è andato molto bene, in particolare quello balneare, ma anche a Firenze" le cui performance vengono "subito dopo Venezia. Le esportazioni stanno crescendo a ritmi elevati, intorno al 20 per cento. C'è ovviamente un po' di preoccupazione per il 2023, ma soprattutto c'è un ripensamento sulle catene globali del valore: molte imprese stanno pensando di accorciarle e di privilegiare le filiere di prossimità, quindi meno Asia, più fornitori della Toscana o delle regioni limitrofe o al massimo i Europa".

Agli imprenditori toscani èstato illustrato il protocollo nazionale siglato un anno fa dal ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, e dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che mette a disposizione delle imprese italiane 150 miliardi in tre anni, di cui 12 miliardi a favore del sistema imprenditoriale toscano. Di durata triennale, il protocollo punta a promuovere l’evoluzione del sistema produttivo secondo le linee guida del Pnrr. “Competitività, Innovazione, Sostenibilità” al centro, con azioni a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità.

“Travolta dallo tsunami dei costi energetici, che tengono sotto scacco larga parte delle nostre imprese, l’industria toscana ha bisogno di forti e solide partnership con il sistema bancario, e in questo senso – ha sottolineato in apertura dell'incontro il presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi - l’azione congiunta fra Confindustria e Intesa Sanpaolo gioca un ruolo strategico nel supporto alle imprese della regione sia nel breve che nel lungo periodo”.

“La crescita abnorme del costo dell’energia e delle altre materie prime ha aumentato notevolmente il peso degli approvvigionamenti per il settore produttivo, alterando l’equilibrio economico-finanziario delle imprese e mettendo a serio rischio, per molte di esse, la stessa possibilità di continuare a produrre. In questo scenario, accanto a interventi prioritari volti a contenere il caro bollette e riformare il mercato energetico, è essenziale continuare a far arrivare liquidità alle imprese – ha detto Emanuele Orsini, vice presidente di Confindustria per il credito, la finanza e il fisco –. Per questo serve rafforzare le garanzie pubbliche e ripensare, almeno in via transitoria, alcune regole bancarie europee e quelle in materia di aiuti di Stato per favorire la realizzazione di interventi di rinegoziazione e allungamento del debito. Al tempo stesso, è fondamentale guardare oltre l’emergenza e puntare alla crescita promuovendo investimenti in innovazione e ricerca, favorendo lo sviluppo delle filiere e la patrimonializzazione delle aziende. È necessario assicurare alle imprese il massimo sostegno, finanziario e di servizio, così da consentire loro di cogliere le opportunità offerte dai grandi processi di trasformazione sostenibile e digitale in atto e di sfruttare appieno l’occasione di investimento e riforma offerta dal Pnrr”.

Quest'anno, per sostenere le imprese italiane ad affrontare la crisi energetica e il contesto determinato dalla guerra all'Ucraina, Intesa Sanpaolo ha già stanziato oltre 20 miliardi di plafond a favore delle imprese, più altri 8 miliardi per le famiglie, come annunciato lo scorso 3 ottobre dal ceo Messina. Il che porta a 30 miliardi complessivi il pacchetto di aiuti per l'economia reale stanziato dall'istituto di credito.