Covid Toscana, "ecco perché i contagi sono in rialzo"

Il virologo Mauro Pistello: “Sono arrivate le due nuove sottovarianti BA.4 e BA.5, che però si scontrano con soggetti già infettati o vaccinati. Le ospedalizzazioni non aumenteranno. E adesso, via le mascherine”

Il professor Mauro Pistello

Il professor Mauro Pistello

Firenze, 16 giugno 2022 – Un'ondata estiva da 100mila infezioni al giorno a causa delle sottovarianti Omicron Ba.4 e Ba.5. E' quella che ha prospettato il virologo Fabrizio Pregliasco. In Toscana come andrà? Secondo il virologo Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e vicepresidente della Società italiana di microbiologia, ci si può aspettare un aumento dei casi, ma non un aumento delle ospedalizzazioni o dei ricorsi alle terapie intensive.

«Il rialzo dei contagi c'è, ma non parliamo di numeri eclatanti, anche perché si fanno meno tamponi e anche meno tamponi molecolari, che sono i più sensibili. Assistiamo, però, e i dati che abbiamo appena inviato alla Regione Toscana lo confermano, che se 30 giorni fa era diffusa la sottovariante Omicron BA.2, adesso la maggior parte è Ba4 e Ba.5. C'è un cambiamento nel panorama delle varianti e questo potrebbe essere oggettivamente il motivo dell'aumento delle reinfezioni».

«Credo però che si possa stare piuttosto tranquilli – aggiunge il virologo – perché anche se le due nuove sottovarianti si stanno espandendo in Toscana, si vanno a scontrare con soggetti che hanno già avuto l'infezione oppure che sono vaccinati. Certo, se ci fossimo tutti vaccinati, anche i bambini,potremmo affrontare meglio questa possibile ondata estiva o il prossimo periodo autunnale. Mi sembra comunque che la situazione non sia allarmante».

Mascherine sì o no?

«La mascherina non serve. Con questo caldo e l'aria secca il virus si inattiva molto rapidamente e nei luoghi chiusi tenere la mascherina è più un disagio che una vera e propria protezione. Si può continuare a usare nei viaggi transoceanici a lunga distanza o se si passano molte ore in treno, ma per il resto – conclude Pistello – togliamocela».