Agriturismi, ecco i clienti 'last second'. "Ripartiamo ma manca personale"

Covid, guerra e rincari cambiano la tipologia di chi cerca comfort ed eccellenze sulle colline del Chianti

Molte prenotazioni scattano ormai non più all’ultimo minuto ma all’ultimo secondo

Molte prenotazioni scattano ormai non più all’ultimo minuto ma all’ultimo secondo

Chianti, 15 aprile 2022 - Ripartenza con il freno a mano tirato dove a pesare è l’incertezza per la guerra, il Covid e il caro materie prime. Fino al 25 aprile a vincere sono le tavolate di famiglia: pienone per i pranzi di Pasqua e Pasquetta, ma non tutte le strutture fanno il ‘sold out’ per le camere. Per l’estate, dopo un importante numero di prenotazioni a inizio anno, ha subito un rallentamento soprattutto dall’extra Europa. E’ la sintesi di Agriturist-Confagricoltura sull’andamento degli agriturismi. Il turismo ha cambiato faccia ed è più che altro di prossimità, dove a prevalere più che il last minute per motivi economici è il last second. Conferma Gianluca Cavicchioli, direttore Confagricoltura Siena. "C’è attesa, c’è vitalità. Nonostante i condizionamenti esterni, le aziende sono pronte a ripartire. In questo periodo abbiamo il 50% dei posti letto occupati ed è la cartina tornasole di quanto potrebbe accadere in estate". A pesare, e far sì che le prenotazioni siano effettuate sempre con meno anticipo, sono le tante incertezze del periodo. "Confidiamo in una stagione confortante. Ma tra i problemi c’è trovare manodopera. E i rincari dell’energia e delle materie prime. Dobbiamo dire che il Covid ha premiato le nostre strutture, eccellenze in fatto di comfort", conclude Cavicchioli.

Secondo una ricerca del Consorzio Chianti Classico, la terra del Gallo Nero è amata dagli stranieri, attrae gli amanti del turismo slow, offre esperienze enogastronomiche indimenticabili. Con permanenze medie per lo più tra il weekend lungo e la settimana intera (oltre il 60% dei visitatori), i turisti scelgono degustazioni e visite guidate nelle aziende, corsi di cucina oppure una visita didattica o un giro in bici.

Anche i territori di preparano all’accoglienza. A Barberino Tavarnelle, sono stati aperti infopoint in due residenze di pregio (Palazzo Malaspina a San Donato in Poggio e all’interno dello Spedale dei Pellegrini, trecentesco palazzo medievale di Barberino Val d’Elsa) e conforta l’arrivo dei primi visitatori internazionali che si sono rivolti agli uffici per richiedere informazioni. Una ripresa dei movimenti registrata nelle scorse settimane con americani e molti italiani mentre si aspetta la Pentecoste per i tedeschi.

A confermare l'andamento è Clio Cicuto dell’Antica Dimora di San Donato a San Gimignano: "Il Covid ha sensibilizzato il viaggiatore, che al turismo mordi e fuggi preferisce sempre più lo slow travel per assaporare con consapevolezza anche i più piccoli aspetti che rendono una destinazione unica. E così il soggiorno medio si allunga notevolmente, ed il viaggiatore cerca sempre più il calore di un’accoglienza di casa, dove le attenzioni sono simili a quelle di un ospite premuroso, che apre le sue porte ad un amico che non vede da tempo. Riaffiora inoltre la prospettiva di un’ ospitalità ricorrente, dove anche i viaggiatori più giovani apprezzano la familiarità di un posto".

Alessandro Antichi di Bosco ai Marzi nel Comune di Barberino Tavarnelle spiega che "da noi il turismo non è quello di lusso, non risentiamo della mancanza dei russi come invece accade in altre zone. Appena le aperture lo hanno consentito, ho sempre avuto clienti. Ci sono molti italiani ed europei mentre mancano gli israeliani". La tendenza, continua Antichi "è a prenotare all’ultimo, si sceglie anche in base alle previsioni del tempo. C’è una piattaforma che offre sconti a chi prenota dal telefonino, quindi davvero all’ultimo secondo".