Licenziamenti Gkn, un fiume di proteste

Sindacati e politica contro la decisione improvvisa di mandare a casa 422 lavoratori

Il presidio dei lavoratori Gkn

Il presidio dei lavoratori Gkn

Prese di posizione dall'intero mondo politico e sindacale in sguito all'improvvisa decisione di Gkn di licenziare 422 lavoratori del sito produttivo di campi Bisenzio. Oggi sono in programma numerose iniziative di sostegno ai lavoratori e nei confronti della proprietà.

 

"Disumano e inaccettabile"

“Una mail. Così la multinazionale Gkn di Campi Bisenzio, Firenze, ha avvisato le famiglie dei 422 lavoratori che erano stati licenziati con effetto immediato. Un atto riassumibile in due parole: disumano ed inaccettabile”.

Yana Ehm, parlamentare Movimento 5 Stelle

"Federcalcio, fuori Fca"

“Depositeremo una risoluzione in cui si invita la Federcalcio a sospendere come sponsor della nazionale di calcio la Fca fino al ritiro delle lettere di licenziamento per i lavoratori della Gkn. La Fiat non può infischiarsi della condizione dei suoi terzisti se vuole vantare ancora l’italianità dei suoi prodotti pretenda che le componenti siano prodotte sul suolo nazionale”.

Alessandro Draghi capogruppo Fratelli d’Italia al Comune di Firenze

 

“Mario Draghi, serve una soluzione. Ora”

“Quanto successo ai lavoratori della Gkn che fino alle sei della mattina erano al lavoro, già perché il lavoro non manca alla Gkn e alle 10, con una mail, sono stati mandati a casa, è inqualificabile. Un affronto al mondo del lavoro, a Firenze, alla Toscana e all’Italia tutta. A Draghi e ai suoi ministri diciamo: una soluzione va trovata ora, non fra qualche anno. C sono multinazionali che arrivano, prendono, consumano territorio e scappano lasciando macerie sociali. In Italia possono farlo, non è così in altri paesi anche a noi molto vicini, si provveda”.

Dalida Angelini segretaria generale della Cgil Toscana e Massimo Braccini segretario generale Fiom Cgil Toscana

 

"Inaccettabile e irricevibile”

“Vogliamo dare un segnale di vicinanza, di solidarietà ai lavoratori, come gesto congiunto da parte di due assessore che conoscono questo territorio, che lo sentono particolarmente vicino e che rintengono profondamente inaccettabile e irricevibile quanto sta succedendo”

Monia Monni e Serena Spinelli assessore Regione Toscana

 

"Punta dell’iceberg"

“Gkn è la punta dell’iceberg di un ‘Sistema Toscana’ che non regge più e le cui avvisaglie su scricchiolii e cedimenti si avvertivano da tempo. I dati, secondo noi sottostimati, ci restituiscono l’immagine di 100 mila posti a rischio, di cui circa 30 mila già persi. È questo il quadro desolante di una Toscana totalmente in balia di una crisi industriale e di sviluppo a cui la pandemia ha dato la spallata finale".

Uil Toscana

"Riconfigurare la norma sui licenziamenti“

"Se queste dovessero essere le prime conseguenze dello sblocco dei licenziamenti, sarebbe necessario riconfigurare subito la norma. E poi dobbiamo interrogarci seriamente sulla politica industriale del nostro Paese, perché attrarre investimenti è fondamentale, ma la stessa importanza la rivestono le garanzie nelle relazioni industriali e nel rispetto dei diritti dei lavoratori”.

Matteo Biffoni sindaco di Prato

 

“Inaccettabile e irrispettoso”

“Ritengo, e lo dico con forza, che licenziare dei dipendenti inviando delle email sia un comportamento assolutamente non accettabile e non rispettoso di 422 famiglie fiorentine”

Alessandra Todde viceministra allo sviluppo economico

 

"L'Europa fermi le delocalizzazioni"

“Semplicemente si delocalizza per spostare la produzione in un luogo dove il costo della manodopera è minore. Un atteggiamento che deve essere contrastato a livello europeo perché sfruttare il lavoro fin quando fa comodo e poi depauperare interi territori delle loro ricchezze non e’ piu’ tollerabile”.

Ilaria Bugetti, presidente commissione Sviluppo economico in Consiglio regionale