Non tutto il gas viene dalla Russia. Questa piattaforma bypassa Putin

Vi spieghiamo come funziona il grande terminale galleggiante ancorato a dodici miglia da Livorno. Il cinque per cento del “gnl“ per il fabbisogno italiano arriva qui via nave dall’Africa e dall’America

Livorno, 1 marzo 2022 -  Da terra il rigassificatore offshore della Olt Lng Toscana si vede solo nelle splendide giornate di tramontana salendo sul colle di Montenero. Inaugurato dieci anni fa, e al tempo molto contestato dagli ambientalisti che riuscirono a bloccare un altro rigassificatore progettato al largo di Rosignano da Edison e Solvay, è ancorato a 22 km dalla costa di Livorno.

Un impianto ancora più strategico vista la guerra in Ucraina e la crisi energetica che interessa il nostro Paese che importa il 46% del gas dalla Russia e lo utilizza per produrre il 22,3% dell’elettricità. Da qui l’importanza dell’impianto che, a regime, può rigassificare fino a 3,75 miliardi di metri cubi di gas all’anno, circa il 5% del fabbisogno italiano. Ma come funziona il rigassificatore livornese? Il Gnl (gas naturale liquefatto) arriva all’offshore con navi metaniere provenienti da tutto il mondo: il 45% dei carichi dagli Stati Uniti, il restante 55% da Algeria, Camerun, Egitto, Guinea Equatoriale, Nigeria, Norvegia, Perù, Qatar, Trinidad e Tobago. Il Gnl importato dal terminale è alternativo ai gasdotti e ne permette di incrementare l’approvvigionamento.  

Una volta lavorato e riportato allo stato gassoso, viene immesso nella rete nazionale tramite una condotta sottomarina che arriva a terra, realizzata e gestita da Snam, di 36,5 km di cui 29,5 km in mare, 5 nel Canale Scolmatore e i restanti 2 sulla terraferma. Attualmente, vista la fame energetica dell’Italia, è in condizioni di elevata operatività e il terminale Toscana sta scaricando una nave a settimana, con carichi da 155.000 mcliq di Gnl, corrispondenti in termini di energia a più di 1 milione di MWh a nave. Attività a pieno regime che avviene "nella massima sicurezza", affermano da Olt, garantendo piena attenzione alla salvaguardia ambientale, come riconosciuto dalle autorità competenti che monitorano le attività del rigassificatore.  

La Olt Offshore Lng Toscana offre il servizio di rigassificazione e stoccaggio, per questo il prezzo, ovvero l’acquisto del prodotto, è oggetto di negoziazione tra i trasportatori internazionali e i gestori delle infrastrutture che producono il Gnl nei Paesi esportatori, come avviene per il gas importato via gasdotto. "Maggiori quantità di gas – fa sapere la Olt – incidono positivamente sul contenimento del prezzo perché aumentano l’offerta e la competizione con il gas proveniente dai gasdotti. Olt con il suo impianto di Livorno permette un approvvigionamento alternativo ai gasdotti. E quindi ha una funzione strategica".