FiPiLi, maxi code anche senza guasti. L’incubo andrà avanti fino a luglio

Ieri un’altra giornata di passione con 5 chilometri di tappo in direzione mare. La Regione fa scattare le penali per la ditta. Baccelli: "È mancata la tempestiva comunicazione"

Le code interminabili dopo il guasto della FiPiLi (Gasperini/FotoGermogli)

Le code interminabili dopo il guasto della FiPiLi (Gasperini/FotoGermogli)

Empoli, 17 giugno 2022 - Mancano meno di due settimane ma il 30 giugno sembra lontano, lontanissimo. La data che ogni ’dannato’ della FiPiLi aspetta a gloria (il maxi cantiere sarà messo in stand-by per la pausa estiva) è ancora un miraggio. Anche ieri code snervanti, camion che vagano disorientati sulle strade provinciali e un’afa che toglie il respiro. A un certo punto anche il navigatore s’arrende e consiglia di imboccare l’uscita per Ginestra Fiorentina. Solo che l’idea è condivisa da molti e lo svincolo è bloccato. Tutto è bloccato, con 5 chilometri di tappone dopo Lastra a Signa fino a Empoli est in direzione mare. È questo ormai il diario quotidiano di un pendolare qualsiasi che si trova a dover affrontare la superstrada ogni giorno. Da quando è scattata (si fa per dire) la terza fase del cantiere le cose sono peggiorate. Guasto di martedì a parte, la coda si è ingrossata parecchio. E ieri probabilmente ha inciso anche l’incidente mortale sull’A1, all’altezza della Galleria Santa Lucia, che ha creato ripercussioni su tutto il traffico.

Intanto, per quanto riguarda il guasto alla gru che martedì ha fatto slittare la riapertura della FiPiLi di oltre tre ore, la Regione va per vie legali. Il motivo? "È mancata la tempestiva comunicazione e la Regione ha deciso di far scattare una penale di 112mila euro per la ditta incarica dei lavori attualmente in corso sulla FiPiLi sulla quale martedì mattina si sono accumulati code e disagi per un guasto idraulico alla gru che sposta i new jersey", fa sapere la Regione con una nota.

La decisione è arrivata ieri pomeriggio a conclusione della riunione con la ditta convocata dall’assessore alle infrastrutture e trasporti Stefano Baccelli che, dopo il grave disservizio, ha voluto vederci chiaro e capire perché non sia stata data una tempestiva comunicazione ai pendolari, in balìa delle code senza avere una spiegazione.

"In questi casi – spiega Baccelli – la comunicazione è una priorità. Non basta occuparsi del guasto e concentrasi sulla sua riparazione. Occorre avvertire l’utenza in modo efficiente. Non risolve il problema, ma mette in grado i cittadini di riorganizzare il loro percorso quando è possibile, di gestire il disagio. Martedì mattina – fa presente Baccelli– questo è mancato".

La ditta, infatti, ha fra gli oneri contrattuali anche la comunicazione tempestiva e la proposta di soluzioni di viabilità alternative. La Regione ha chiesto poi di integrare il piano di comunicazione con un piano di emergenze ulteriore che dovrà essere presentato all’assessore entro oggi. Servirà nel caso in cui da qui al 30 giugno si verificassero altre situazioni critiche. Dopo quella data, l’agognata tregua: da luglio al primo ottobre il cantiere sarà rimosso totalmente, per tre mesi. Da ottobre si riparte con i lavori che si sposteranno nella zona 2, dal chilometro 20+280 al chilometro 22+180, per circa 1900 metri. Entro dicembre è prevista la fine dei lavori.