Cure a domicilio: addio Usca, nasce l’Uca. Ma i medici dicono no

Da giovedì stop alle unità speciali per le cure a casa: il compenso scende. Da 40 a 23 euro l’ora: i dottori per ora dicono no

Un medico dell’Usca si prepara a una serie di visite domiciliari

Un medico dell’Usca si prepara a una serie di visite domiciliari

Firenze, 28 giugno 2022 - Si aggiunge un nuovo problema – che era atteso ma che ora è da risolvere in fretta –, alle estreme ristrettezze di personale medico che preoccupano la Regione, con i pronto soccorso, l’emergenza territoriale 118, i medici di famiglia e la guardia medica (continuità assistenziale) sempre più in difficoltà.

Giovedì, il 30 giugno, cessano di esistere le Usca, le unità speciali di continuità assistenziale, sinora legate allo stato di emergenza nazionale. I team automuniti di medico e infermiere hanno dato un grande aiuto ed evitato centinaia di ospedalizzazioni per Covid. E anche ora, con il virus che ha ricominciato a correre, facendo registrare un aumento settimanale dei nuovi casi del 70%, e di nuovo l’incremento dei ricoveri (in Toscana erano 197 il 12 giugno e 361 ieri, con una rapida risalita dell’83,2% in meno di due settimane), i team Usca sono quasi indispensabili più che necessari. Ma non esisteranno più.

E si sta lavorando per risolvere il problema. Cosa che però non sembra così semplice e immediata. Nei territori dell’Asl Toscana centro attualmente sono 13 le squadre Usca ogni giorno in servizio dalle 8 alle 20. In base al decreto ministeriale 77 le squadre da Usca si dovranno trasformare in Uca, unità di continuità assistenziale. Insomma, non saranno più speciali, e dovranno rientrare nella riforma della medicina territoriale: le Regioni hanno sei mesi di tempo per organizzarsi. Ma nel frattempo chi andrà a visitare i pazienti a domicilio? Se il problema non sarà risolto a stretto giro di circolari, i medici di famiglia – che praticamente hanno smesso di visitare i pazienti a domicilio, tranne rarissimi casi – dovranno ricominciare, altrimenti i malati a casa resteranno senza assistenza. E il numero dei ricoveri, con gli ospedali già in difficoltà, sarà destinato a crescere.

Qual è il problema? Si trattasse solamente di una modifica di denominazione da Usca a Uca, sarebbe poco male. Invece nella trasformazione dell’attività domiciliare, non più dedicata solamente al Covid, cambierà anche il compenso orario: da 40 a 23 euro. E sembra proprio che i medici che adesso fanno servizio nelle Usca non ne vogliano sapere. L’Asl Toscana centro intende mantenere almeno 8 squadre sul territorio. Ma con quale personale? Anche i medici che lavorano in guardia medica guadagnano 26 euro l’ora. Potrebbero essere loro a effettuare il servizio. Un’ipotesi. Ma la direzione generale dell’assessorato alla salute dovrà al più presto intervenire fornendo indicazioni.

Anche perché i medici Usca, in questo periodo, stanno dando aiuto ai pronto soccorso in difficoltà con il personale. Da giovedì anche questo non sarà più possibile. Serve una decisione. E dev’essere presa nei tempi più rapidi. Per evitare che fra due giorni i cittadini restino privi dell’assistenza domiciliare.