Bonus 200 euro: dai pensionati agli autonomi. Ecco a chi spetta e quando arriva: la guida

Ecco chi deve presentare il modulo per poter accedere al beneficio economico. I diversi casi di lavoratori dipendenti, liberi professionisti e collaboratori domestici

Bonus 200 euro in arrivo con la busta paga

Bonus 200 euro in arrivo con la busta paga

Firenze, 27 giugno 2022 - E’ in arrivo con la busta paga del 27 luglio o dei primi di agosto il bonus da 200 euro, destinato a pensionati e lavoratori dipendenti, del pubblico e del privato, titolari di uno o più rapporti di lavoro, che abbiano beneficiato nel 2022 del diritto all’esonero contributivo dello 0,8%, tradotto significa che abbiano un reddito personale Irpef nel 2021 non superiore a 35mila euro, ma anche ad altre categorie di lavoratori. Venerdì scorso sono usciti una circolare dell’Inps di 24 pagine e un messaggio, al quale è stato allegato anche un fac simile della dichiarazione che il dipendente è tenuto a presentare al datore di lavoro per avere i 200 euro, incentivo spettante anche a chi ha un contratto part time. Uno dei timori più diffusi è quello di perdere i 200 euro in busta paga se non si riesce o ci si dimentica di inviare al datore di lavoro il modulo richiesto. E’ davvero così?: "E’ la legge a richiedere questa dichiarazione da parte del lavoratore, nella quale lo stesso dichiara che non percepisce né reddito di cittadinanza, né la pensione o assegno sociale o invalidità che sia. Quindi se la dichiarazione non c’è, l’azienda, che come da ultima circolare deve chiedere la compensazione dei bonus su piattaforma UniEmens al massimo entrp il 31 agosto, non dovrebbe erogare il bonus", afferma il nostro esperto, Massimiliano Dell’Unto, presidente della commissione lavoro dell’Ordine dei commercialisti di Pisa.

"Più semplice l’erogazione del bonus per colf e collaboratori domestici. "In questo caso il lavoratore deve presentare domanda all’Inps entro il 30 settembre 2022, anche mediante l’ausilio di un patronato, indicando l’Iban sul quale ricevere l’accredito. Sarà l’istituto a provvedere a tutto, erogando i 200 euro". I liberi professionisti ed i titolari di partita Iva, invece? "Su questo fronte – fa presente Dell’Unto - non abbiamo ancora indicazioni. Entro il 17 giugno sarebbe dovuto uscire il decreto interministeriale, che però ancora non c’è". Le casistiche sono tantissime e la legge cerca di non fare discriminazioni, "ma – sottolinea – non è facile. Nella babele di norme, il suggerimento che posso dare ai cittadini è di evitare il fai da te e non prendere per buono quello che si trova in internet o sui social. E’ bene sempre rivolgersi ad un professionista, che è sempre aggiornato sulle novità normative". Inoltre, per verificare che il professionista sia abilitato, è possibile consultare l’elenco degli iscritti direttamente sui siti dell’ordine dei commercialisti ed esperti contabili. Nello specifico quello dei professionisti di Pisa è a questo indirizzo: www.odcecpisa.it/index.php/albo-iscritti/iscritti-all-albo.html.

A chi spetta

Il bonus spetta ai pensionati e ai lavoratori pubblici e privati che devono aver lavorato nel periodo gennaio-aprile 2022 e beneficiato del diritto all’esonero contributivo dello 0,8%. I lavoratori, ha precisato l’Inps nel messaggio 2505/22 devono risultare in forza in azienda nel mese di luglio ’22.

Dove arriva il pagamento

Per i dipendenti privati il bonus è pagato dal datore di lavoro in busta paga. L’Ipns invece paga direttamente per pensionati, percettori di assegno sociale e reddito di cittadinanza, colf, lavoratori fondo spettacolo, stagionali, a tempo det. e intermittenti con reddito inferiore a 35mila euro. 

Le regole per chi ha più datori di lavoro

Cosa succede se il lavoratore, cui spetta il bonus, ha più di un datore di lavoro? In questo caso nella dichiarazione per il bonus 200 euro deve chiedere a una sola azienda il bonus, che spetta una sola volta, dichiarando di non avere fatto analoga richiesta ad altri datori di lavoro.

Chi ha cambiato lavoro

Per chi ha concluso un rapporto di lavoro o un contratto in marzo sono attese delucidazioni. Se il lavoratore ha ora un nuovo datore di lavoro, quest’ultimo come può sapere se il primo aveva i requisiti richiesti per il bonus?. Probabilmente servirà una dichiarazione del lavoratore.

Le dichiarazioni da presentare

Quante sono le dichiarazioni da presentare al datore di lavoro? Solo una. Quella che indica che il lavoratore non è percettore né di reddito di cittadinanza, né di pensione. Chi invece avrà il bonus direttamente dall’Inps dovrà dichiarare che il suo reddito non supera i 35mila euro.

I co.co.co

Per avere il bonus i Co.co.co. devono avere contratto attivo e posizione Inps aperta al 18 maggio ’22, non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, avevre un reddito 2021 da co.co.co. inferiore a 35mila euro. Domande fino al 31.10 e fino al 30.09 i lavoratori domestici.

Gestione separata

Chi non ha partita Iva e ha un reddito di almeno 5mila euro lordi l’anno, riceverà il bonus? Sì, ma deve essere iscritto alla gestione separata Inps e aver versato almeno un contributo mensile nel 2021. Info: www.inps.it/news/ indennita-200-euro-per-lavoratori-dipendenti-precisazioni.