Conversazioni sull’Africa, al via il nuovo ciclo di conferenze al teatro Affratellamento

Dal 14 gennaio con Gianluca Pocceschi e Ugo Barlozzetti

Gianluca Pocceschi

Gianluca Pocceschi

Firenze, 11 gennaio 2022 - Si intitola ‘Conversazioni sull’Africa’ ed è il nuovo ciclo di conferenze che sta per partire al Teatro Affratellamento in via Giampaolo Orsini. Si parte il 14 gennaio alle 17,30 col primo appuntamento che ha per titolo ‘Sgomitare per l’Africa!’. Correva l’anno 1871, con la fine della Comune di Parigi e del processo unitario tedesco, l’Europa delle potenze è completa. L’Africa è la nuova frontiera, e durante l’incontro si parlerà dei confini e dei “cattivi esempi” dell’avventura imperialista.

Con questa iniziativa culturale, l’Affratellamento continua così a promuovere l’approfondimento sul grande Continente, così vicino e così lontano, da conoscere meglio per comprendere il nostro legame comune e presente tra il Mediterraneo e l’Europa attuale. Nei vari appuntamenti, che proseguono il 28 gennaio, l’11 e il 25 febbraio, l’11 e il 25 marzo e l’8 aprile, si parlerà di Africa con Gianluca Pocceschi, scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Autore dell’antenna web geuropa.it e del libro Frontiere senza Nazioni, e Ugo Barlozzetti, saggista e scrittore, critico d’arte, esperto di storia e strategia militare e membro del direttivo della Società Italiana di Storia Militare e del Souvenir Napoléonien. Saranno loro ad affrontare e condurre insieme un importante viaggio sul continente africano, tra i temi e le analisi critiche di Storie e attualità politica.

“Queste conversazioni prendono spunto dal mio libro ‘Frontiere senza Nazioni. Conversazioni su Jugoslavia, Sahel, Afghanistan e Siria’ – spiega Gianluca Pocceschi - si riferiscono solo alla geografia e alla storia all’Africa e alla base ci sono le macro regioni africane. Dall’esperienza del colonialismo e dell’indipendenza parte questo viaggio di parole a piramide che affronteremo insieme ad alcuni ospiti, non con un linguaggio accademico ma colloquiale. La piramide si sviluppa in base a temi precisi: la demografia, quindi la questione centrale della crescita demografica dell’Africa; affronteremo il tema del colonialismo, interrogandoci se gli attori stranieri presenti dalla fine dell’Ottocento sono andati via oppure sono ancora presenti e tengono le redini del continente; ci soffermeremo poi sul cambiamento climatico, cosa sta effettivamente avvenendo in Africa, con uno sguardo alle principali crisi non solo alimentari, ma anche quelle che alimentano la radicalità nei territori. Affronteremo poi il tema del potere e tra le altre cose ci chiederemo: la democrazia quanto si è sviluppata in Africa e quali sono gli esempi più o meno virtuosi? Gli ultimi tre tasselli sono legati: ai confini, e dunque al rapporto con le altre nazioni, ma affronteremo anche le questioni presenti all’interno del continente, tra cui la religione e quella di altre radicalità; le risorse naturali e minerarie, croce e delizia del continente; e l’ultima parte sarà dedicata all’immigrazione: si arriva così alla punta della piramide dove la questione è: restare o fuggire? E scopriremo che la maggior parte delle migrazioni africane avvengono dentro la stessa Africa e non fuori, e vedremo i paesi che ospitano di più e quelli da dove invece si fugge via”.

Posti limitati, prenotazione consigliata a [email protected], obbligatorio il Green Pass rafforzato  e mascherina Ffp2.

Maurizio Costanzo