Nice Festival 2022: cinema senza frontiere

La direttrice artistica Viviana Del Bianco racconta il successo della XXXII° edizione, che si conclude al Cinema La Compagnia con la cerimonia di premiazione.

Viviana Del Bianco, direttrice artistica di N.I.C.E Festival

Viviana Del Bianco, direttrice artistica di N.I.C.E Festival

Firenze, 2 dicembre 2022 - Portare il nostro cinema nel mondo è il cuore dell'impegno di Viviana Del Bianco, la direttrice artistica del N.I.C.E Festival, la manifestazione itinerante realizzata con il sostegno di Fondazione Sistema Toscana  che stasera torna a Firenze al Cinema La Compagnia per la cerimonia di chiusura e la consegna del premio intitolato a Donatella Carmi Bartolozzi: i film che riceveranno il riconoscimento sono "Europa" di Haider Raschid e "Californie" di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. 

Qual è il bilancio di questa edizione?

"Siamo molto contenti, è stato un successo inatteso. Siamo reduci da un tour americano a New York, New Jersey e Philadelphia e la risposta del pubblico è stata sorprendente. Se in Italia è sempre più difficile vedere il pieno nelle sale, all'estero il cinema italiano tira ancora molto, ed è gratificante vedere dopo la pandemia tanti giovani di ogni colore e razza tornare in presenza davanti al grande schermo". 

Un viaggio che ha toccato non solo il centro, ma anche i margini delle grandi città...

"Negli Stati Uniti, le distanze sono un concetto relativo, e il rapporto tra centro e periferia è piuttosto aleatorio. E' vero invece che nelle metropoli difficilmente gli abitanti si spostano dai propri quartieri di residenza, quindi è stato necessario venire incontro agli spettatori. Penso che anche i temi dei film che abbiamo selezionato abbiano contribuito ad accendere l'interesse delle persone, soprattutto delle nuove generazioni, molto più curiose e attente di quanto venga raccontato sui media". 

Avete dedicato molto spazio anche ad alcune registe donne... 

"Si, l'idea è stata quella di organizzare incontri a raggio, mescolando la presenza in contemporanea di registi uomini e donne, in modo da ottenere un pubblico più omogeneo. D'altra parte, anche tra i film selezionati - da "Piccolo Corpo" di Laura Samani ad "Occhi blu" di Michela Cescon - il protagonismo femminile è assolutamente centrale".

Tra le novità, avete lanciato il portale Eventive.org per seguire N.I.C.E Usa. Com'è andata?

"Il portale ha riscosso un grande successo attirando l'attenzione sia del pubblico statunitense che di quello italiano presente sul territorio nordamericano. E' uno strumento utile per seguire le nostre attività con continuità e costanza, ma anche per capire cosa vogliono i giovani, e non solo. Oggi non è possibile prescindere dalla virtualità per raggiungere una platea più ampia". 

Tra i momenti importanti, la proiezione del cortometraggio "Amazzonia", realizzato in collaborazione con la onlus Cospe. Di cosa si tratta?

"E' un progetto che nasce più di trent'anni fa. Cospe è un'organizzazione di volontari che lavora dodici ore al giorno per aiutare donne, migranti e minori provenienti dalle aree più sofferenti del mondo. Oggi stanno raccogliendo fondi per poter mandare a scuola i bambini dell'Amazzonia, e siamo orgogliosi di sostenerli".