A Firenze la guida aggiornata sulle 76 librerie della città

Presentata a Palazzo Vecchio dall'assessore Federico Gianassi, con un testimonial d'eccezione, lo scrittore Marco Vichi

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Firenze, 16 maggio 2022 - Le librerie non bastano mai. E vanno conosciute tutte, bisogna andare a trovarle perché il librario è anche un po' uno psicologo, ti aiuta nella ricerca del testo giusto. E, spesso, il testo giusto può indirizzare la vita di una persona. A Firenze è stato aggiornato il censimento sulle librerie (il precedente era del 2019): all'interno si trovano quelle indipendenti, le antiquarie, quelle che promuovono testi stranieri, quelle piccole storiche, quelle che fanno parte di grandi gruppi.

Insomma, la scelta non manca. E il libro, diventato indispensabili nelle lunghe giornate di lockdown, lo è in realtà anche adesso per tutto ciò che rappresenta. Cultura ma anche socialità. La guida, intitolata “Le librerie fiorentine”, è stata presentata a Palazzo Vecchio con un testimonial d'eccezione, lo scrittore Marco Vichi: 3mila le copie stampate, 76 le librerie che si trovano all'interno, due le lingue (italiano e inglese) in modo tale che sia un facile strumento anche per i turisti.

L'edizione cartacea sarà distribuita nelle biblioteche e negli info point, quella digitale si troverà sul sito del Comune. A Palazzo Vecchio erano presenti anche i gestori delle librerie (che hanno ricevuto riconoscimenti), le associazioni di categoria e i presidenti dei quartieri. “Firenze è una delle città più amate e visitate al mondo, punto di incontro tra arte, storia e tradizione - ha scritto il sindaco Dario Nardella, all'interno della guida -. E' un tessuto cittadino ricco di storia, tradizione, arti, mestieri e tanta cultura. La cultura che si può assaporare guardando, passeggiando, leggendo ed è questo che invito a provare. Le librerie fiorentine propongono un'offerta diversificata, con cui il lettore si identifica: rappresentano un'identità sociale ben precisa. Da qui anche l'importanza delle librerie per bambini, che formeranno i lettori di domani”.

Vichi ha detto che le librerie “rappresentano luoghi d'incontro. L'idea di tornare in libreria sta tornando, è bello anche sentire dal librario consigli sui testi di acquistare: il librario è quasi uno psicologo”. Lo scrittore, nel ribadire l'importanza di questi centri di socialità, ha dato anche una punturina a chi decide a livello centrale: “Servirebbe un aiuto economico specifico al settore”. Come dargli torto. L'assessore al commercio di Palazzo Vecchio Federico Gianassi ha sottolineato che “questo censimento, quartiere per quartiere, è attento e puntuale. Durante il Covid abbiamo riscoperto ancora una volta il mondo delle librerie, il piacere della lettura. Il contesto è favorevole, adesso occorre stimolarlo ulteriormente”. L'azione, ha aggiunto l'assessore, “affianca la linea di contributi che ha visto il cofinanziamento del progetto 'Firenze Books 2021', promosso da Confartigianato Firenze”.

Niccolò Gramigni