Firenze, la città che cammina sulle acque

Il documentario di Massimo Becattini, Sandro Nardoni e Luciano Nocentini racconta miti e storia della città attraverso i suoi corsi d'acqua

Ninfa Mensola sull'Africo

Ninfa Mensola sull'Africo

Firenze, 22 novembre 2022 -  "Le malvagità degli uomini vivono nel bronzo, le loro virtù sono scritte sulle acque", diceva William Shakespeare. Ed è proprio sulle orme di miti, storie e leggende che si sono messi in viaggio Massimo Becattini, Sandro Nardoni e Luciano Nocentini, autori del documentario "Firenze città d'acque", prodotto da Toscana Film Commission nell'ambito del programma "Sensi Contemporanei".

Il film, presentato in anteprima stasera al Cinema La Compagnia alla presenza del sindaco Dario Nardella, è uno sguardo originale e inedito su una Firenze sconosciuta e sotterranea, punteggiata da canali, cascate, fontane e opere di incanalamento che testimoniano una storia antica, dall'insediamento delle prime comunità ai giorni nostri. Un percorso suggestivo ed emozionante che supera la tradizionale visione museale della città dal carattere storico-artistico per entrare in una dimensione atemporale attraversata dall'acqua, mito creativo e fondante di ogni civiltà, dove scorrono storie, leggende e protagonisti di ogni tempo.

"Nell'ambito dei media, l'immagine di Firenze è una delle più ricorrenti, ma anche troppo spesso banalizzata e stereotipata - spiegano i registi - Pur partendo da luoghi apparentemente familiari, l'obiettivo del documentario è far vivere agli spettatori un'esperienza spirituale e immersiva, che trasporti il pubblico verso un 'altrove' a lui ignoto". Le riprese, realizzate tra il 2021 e il 2022, si sono svolte tra Firenze, Fiesole e Sesto Fiorentino, seguendo lo scorrere dei fiumi nel corso delle stagioni, e hanno interessato varie location: tra quelle fiorentine, Palazzo Vecchio e le fontane del centro storico, le vasche del giardino di Boboli, la Fontana delle Rampe del Poggi e il Parco fluviale del Mugnone, la Torre delle Zecca e le ville di Careggi, Demidoff e il Palmerino.

Spostandosi fuori dalla città, il documentario si spinge verso itinerari meno conosciuti: dalla Pieve di Sant'Andrea a Cercina, nel comune di Sesto, alle Gualchiere di Remole di Bagno a Ripoli, dal Convento della Maddalena alla Chiesa di San Domenico, nel comune di Fiesole, fino alle ville aristocratiche di Maiano con il Parco Romantico della Regina, I Tatti, Bellagio e Schifanoia. Un tour visivo mozzafiato lungo le acque della Storia e dell'anima. 

Giulio Aronica