Ma adesso il divin poeta scriverebbe su Twitter

Ecco come la IV B del Liceo economico-sociale della scuola fiorentina 'Elsa Morante' ha riletto la Divina commedia ai giorni nostri. "E' sempre attuale, vi spieghiamo come"

Twitter

Twitter

Firenze, 25 marzo 2021 - Dante, il più importante poeta italiano, viene festeggiato oggi in occasione del ricordo dell'inizio del viaggio della 'Commedia' nell'ambito del settecentesimo anniversario della sua morte, avvenuta nel settembre del 1321. Le opere del poeta, in particolare la Divina Commedia, nonostante risalgano a molti secoli fa, possono essere ancora oggi usate per effettuare una riflessione sulla figura dell’uomo e sulla condotta che esso deve perseguire nel corso della sua esistenza.

Possiamo notare che Dante delineando i peccati terreni che saranno puniti nell’inferno dantesco, in un certo senso indica all’uomo una sorta di codice etico che dovrà essere rispettato, al fine di una beatitudine eterna nei cieli. Lo stile di vita che il sommo poeta indica all’essere umano è una vita che non si fa sovrastare dai piaceri terreni e dai vizi che portano l’uomo soltanto verso il peccato e la lontananza da Dio.

Inoltre Dante con la Divina Commedia afferma che l’uomo è quindi libero di decidere cosa fare della sua vita e quindi crede nel libero arbitrio, ma una volta morti subentra colui che è ritenuto il giudice supremo ovvero Dio, che potrà giudicare se la persona si è pentita dei suoi errori oppure no e sarà quindi destinata a patire le pene infernali. Se Dante vivesse nei giorni d'oggi scriverebbe su Twitter la Divina Commedia e nonostante le differenze storiche rispecchierebbe sotto certi aspetti anche la vita di oggi basti pensare soltanto all'inno che Dante fa all'interesse comune ideali ancora presenti ed influenti o ancora alla spiritualità che affascina il poeta al tempo e affascina una miriade di credenti oggi.

La legge del contrappasso è un esempio vivido e di principi medievali danteschi che da un certo punto di vista anche se in forma di verso esistono anche oggi ad un ad un peccato  coincide una uguale e contraria pena nel nostro sistema giuridico ad ogni reato coincidono più o meno anni di carcere in certi stati anche la pena di morte. In generale la Divina Commedia non ha mai smesso di esistere, dalla televisione, ai social, ai videogiochi parti di esso sono riprese trasformate o riprodotte pur rimanendo di base le idee partorite dalla mente di Dante più di 700 anni fa.