Tabucchi, i "segreti" maremanni del prof

A 26 anni lo scrittore insegnò italiano in una media di Gavorrano: ora da quella scuola emergono documenti inediti sulla sua vita

Antonio Tabucchi

Antonio Tabucchi

Gavorrano (Grosseto), 4 ottobre 2021 - I faldoni di Antonio Tabucchi sono lì che aspettano di essere studiati e quindi messi a disposizione di chi vorrà approfondire la conoscenza di uno dei massimo intellettuali e scrittori italiani contemporanei, di cui il prossimo marzo si celebreranno i dieci anni dalla morte, avvenuta a Lisbona dove abitualmente viveva negli ultimi tempi. Spirito internazionale, ma pisano verace, Tabucchi (24 settembre 1943-25 marzo 2012) ha avuto il suo primo incarico di professore di italiano alla scuola media di Gavorrano. Era il 1969, i fermenti rivoluzionari attraversavano l’Europa e il bel centro maremmano – dove rimase fino al 1971 – stava stretto a colui che era abituato alla Sorbona, ai viali di Parigi e a Lisbona. In quella scuola media a distanza di 42 anni sono stati ritrovati, mischiati a quelli di altri docenti dell’epoca, scritti, documenti, lettere, registri, notazioni del professor Tabucchi. Il materiale rinvenuto a metà agosto dalla dirigente scolastica Assunta Astorino, in pensione da fine mese, è stato consultato dal professor Riccardo Greco, allievo di Tabucchi, già docente a Siena, editore e presidente dell’associazione che ricorda lo scrittore con sede nella casa natale di Vecchiano, e dalla sua collaboratrice Michela Vannucci assieme ad alcuni insegnanti della scuola.

"Il materiale – racconta Greco – è molto interessante e merita uno studio più approfondito. Racconta come si trovava Tabucchi in quella scuola e a contatto con i suoi alunni. Dai registri personali si scopre che più che monotone lezioni di italiano, su Foscolo o Leopardi, Antonio prediligeva introdurli a materie che considerava più vicine a lui: spiegava Cervantes, Camoes, i poeti francesi contemporanei, le ricerche che portava avanti per le sue pubblicazioni scientifiche e accademiche. Era al primo incarico, aveva 26 anni, e si sentiva catapultato in quella realtà che non sentiva sua". Gavorrano è l’unica scuola media dove Tabucchi ha insegnato, anche se in un faldone si trova una lettera alla preside della scuola di Giglio Castello. "Probabilmente – spiega Greco – aveva lì un completamento di ore. Stiamo attendendo che anche quella scuola ci faccia sapere se esiste ulteriore documentazione su quel giovane e strano professore".

Tabucchi scriveva molte lettere alla preside chiedendo spesso dei congedi: "Motivava la sua impossibilità di recarsi al lavoro per studi e i impegni personali che lo portavano all’estero. Proprio in quel periodo si sposò con Maria José de Lancastre e passò diverso tempo a Lisbona. Ma quando era presente in aula cercava di insegnare la vita ai suoi alunni più che i programmi della scuola o stantie nozioni". Greco attende ora che la nuova dirigente scolastica di Gavorrano, appena insediata, possa prendere visione del materiale e deciderne la destinazione. "Sarebbe importante digitalizzarlo e comunque rendere pubblico l’esistente conservandolo sul posto, magari in bacheche che lo riparino dalla luce del sole. Il lavoro non sarà facile, anche per motivi di privacy, visto che nei registri ci sono i nomi di alunni e colleghi che dovranno essere consultati per una eventuale pubblicazione. Certo, ritengo che si tratti di una tappa della vita di Tabucchi che merita di essere conosciuta e che quella scuola possa essere depositaria di quest’archivio. Che potrebbe essere la vera novità delle prossime celebrazioni per il decennale della morte".