Pisa, 18 novembre 2012 - TERESA, bellissima nobildonna del XVIII secolo, amava a tal punto la sua villa nel lungomonte pisano da decidere di non lasciarla. Mai. Così, a distanza di secoli, c’è chi racconta di averne percepito la presenza nelle immense stanze della sua adorata dimora a Corliano di San Giuliano Terme, oggi affascinante relais. Ospiti della dimora che sono stati svegliati dalle sue carezze, racconti di arazzi e tappeti che vengono misteriosamente spostati, ombre fantasmagoriche che appaiono e scompaiono nelle cucine e nella sala da ballo.

 

La leggenda della bella Teresa Della Seta Bocca Gaetani (1736-1816) è ancora viva, al punto da attirare nella casa turisti ed esperti di fenomeni paranormali da tutto il mondo. La nobildonna, discendente di un’antica famiglia pisana, sposò nel 1755 il Conte Cosimo Baldassarre Agostini e morì proprio a Corliano. Del suo fantasma raccontavano anche i contadini dei dintorni, tramandando storie di avvistamenti in certe notti di luna piena lungo i viali del parco che circonda la villa alla guida di una carrozza trainata da sei cavalli. Una presenza nostalgica, che si limiterebbe a fare capolino qua e là. «Un tempo al centro della sala da ballo — racconta l’attuale proprietario della dimora, il conte Agostino Agostini, discendente della bella Teresa — c’era un grande candelabro. Mio zio, dalla stanza a fianco, sentì un forte rumore, come se quell’arredo fosse caduto a terra. Precipitatosi nel salone non trovò nessuno, il candelabro era ancora al muro, ma uno dei due candelieri era a terra, rotto. Lui ha sempre pensato che fosse stata Teresa».

 


MA L’APPARIZIONE dell’evanescente nobildonna non è l’unico mistero della villa di Corliano. Voci narrano che nei suoi cunicoli venissero eseguiti esperimenti di ‘galvanismo’ (la contrazione di muscoli tramite scossa elettrica), gli stessi esperimenti alla base della nascita di Frankenstein. A realizzarli era all’inizio dell’Ottocento il chirurgo Francesco Vaccà Berlinghieri, soprannominato Francesco La Pietra, che tradotto in tedesco sarebbe (coincidenza?) Franken (Francesco) Stein (Pietra). L’affascinante leggenda ha attirato l’attenzione di Ghost Hunters International, trasmissione americana di ‘caccia ai fantasmi’. Per tre giorni un gruppo di moderni ghostbusters ha soggiornato nella villa, cercando le tracce del fantasma. Durante la seconda notte, nella sala da ballo, alcuni di loro hanno udito strani rumori. Li hanno registrati e identificati con un apposito apparecchio. Risultato: era un ritmato tacchettìo di scarpe, come se una donna corresse. O ballasse, come amava fare Teresa.

 

Ma la tv americana non è la sola ad essersi interessata della villa di Corliano e delle sue leggende. Nei giorni scorsi è stata la volta di una produzione francese: 48 ore di indagini, con tanto rilevatore Emf (Electro Magnetic Field) per rilevare i campi elettromagnetici, hanno confermato la presenza di alcuni strani fenomeni. Le ipotesi formulate saranno oggetto di una puntata di Rip sul canale tv francese Planete+NoLimit in marzo.


 

AD ESSERE attirati sono anche, e soprattutto, vacanzieri a caccia di brividi. E’ in crescente sviluppo un tipo di turismo specializzato nella ricerca di fenomeni paranormali con tour organizzati nei luoghi ritenuti depositari di leggende e capaci di regalare emozioni forti. Se ne è accorta anche la Regione Toscana, che di dimore antiche e misteriose è ricca, e che ha inserito contenuti di questo tipo nella sua campagna promozionale. La guida è Mistery Tuscany, film-itinerario di 12 episodi che viaggia attraverso abbazie, castelli, necropoli e borghi medievali. Tradotto in spagnolo, tedesco, inglese e francese, Federalberghi Siena lo ha distribuito tra gli operatori di tutta la provincia. E’ la nuova frontiera del turismo, definito dagli esperti del settore «esperenziale». E che si creda o meno a fantasmi e spiriti, è pur sempre un modo per visitare luoghi meravigliosi, magari fuori dai circuiti tradizionali.