GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

‘Mad’, Murate Art District: più fondi nel nuovo bando per le residenze d'artista

Le domande sono aperte fino al 20 settembre e i vincitori riceveranno un contributo di ottomila euro, in crescita rispetto all'edizione 2022.

Alessia Bettini e Valentina Gensini

Alessia Bettini e Valentina Gensini

Firenze, 31 agosto 2023 - I numeri ci parlano. E raccontano dell'impegno costante e proficuo della direttrice artistica Valentina Gensini, da dieci alla guida di MAD - Murate Art District, il fiore all'occhiello della ricerca e della produzione culturale cittadina, ospitato negli spazi restaurati dell'ex-carcere. Da luogo di clausura e repressione, le Murate sono diventate centro creativo di opere e performance, attraverso la selezione di registi, designer, musicisti, architetti e artisti italiani e internazionali chiamati a realizzare progetti specifici in sinergia con le altre istituzioni del territorio. 

Il nuovo bando, aperto fino al 20 settembre, incrementa le risorse economiche - ottomila euro contro i cinquemila dell'edizione 2022 - destinate ai vincitori, che saranno selezionati da una commissione di esperti sulla base di criteri specifici: qualità artistica e della proposta di restituzione pubblica, valore del curriculum e del portfolio, internazionalità, innovazione e sostenibilità. "Dal 2016 abbiamo ospitato oltre duemila talenti provenienti dai cinque continenti - ricorda Valentina Gensini - Nel 2022, primo anno post-pandemia, abbiamo realizzato 59 progetti di residenza con 253 artisti, suddivisi tra 183 senior e 70 in formazione: numeri importanti che trovano conferma nel primo semestre di quest'anno, che conta già 28 programmi di residenza rivolti a 157 artisti, di cui 101 senior e 56 in formazione". 

Tuttavia, i dati non dicono tutto sulla qualità di un percorso che "è riuscito a costruire un network di relazioni e collaborazioni con le principali istituzioni sociali e culturali della città, dalle scuole all'università, dall'Accademia di Belle Arti all'Istituto Francese e al Kunsthistorisches Institut - prosegue - Un modello di residenza diffuso e innovativo, fondato su uno scambio mutuale e reciproco tra artisti e territorio, e sulla capacità di incontrare il target e le aspettative di un pubblico vasto ed eterogeneo". 

Una visione strategica di comunità e continuità che rientra nell'ambito del Progetto Mapping the Community, condiviso con la Fondazione Cassa di Risparmio e l'amministrazione comunale: "Per ruolo storico, dimensione internazionale e completezza della filiere produttive, Firenze è lo spazio ideale per sperimentare nuove forme d'arte e linguaggi espressivi - sottolinea l'assessore alla cultura Alessia Bettini - Qui gli artisti possono formarsi, trovare ispirazione e restituire le loro esperienze alla città, nell'ambito di un processo osmotico continuo con il territorio".