Zona rossa, ecco in quali città della Toscana può scattare. Ma l'arancione per ora prevale

Covid: l'indice Rt è al limite tra i due colori. Cecina adotta il massimo grado di restrizioni dopo maxi contagio tra rsa e scuole

Gente a passeggio alle Cascine a Firenze (New Press Photo)

Gente a passeggio alle Cascine a Firenze (New Press Photo)

Firenze, 24 febbraio 2021 - In bilico tra l'arancione e il rosso. La Toscana vive giorni di incertezza in vista della settimana 1-7 marzo, quella che, il condizionale è d'obbligo, potrebbe far scattare la zona rossa per tutta la regione. In realtà la situazione non è ancora definita, anche perché l'indice Rt di contagio è poco sotto l'1.25, indice oltrepassato il quale scatta la ormai temutissima zona rossa.

Quella con le massime restrizioni: divieto di uscire di casa se non per lavoro, spesa o necessità stringenti. Gli amministratori locali a tutti i livelli monitorano la situazione.

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C'è in realtà un cauto ottimismo da parte della Regione: non è detto che la Toscana diventi completamente rossa. Ma se rimarrà arancione è altissima la possibilità che la Regione stessa istituisca autonomamente, di concerto con i sindaci, delle mini zone rosse solo in alcune città.

Alcuni sindaci hanno deciso intanto di introdurre singole regole che portano le loro città in una sorta di arancione scuro. Montale ad esempio chiude i giardini pubblici a causa di troppi assembramenti di bambini, genitori e adolescenti. Ma ecco la situazione. 

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"Potremmo decidere di trasformare in zona rossa alcuni comuni"

"In un colloquio con il sindaco di Cecina (Livorno) - dice il presidente della Regione Eugenio Giani - ho visto e ho avvertito tutte le preoccupazioni per una crescita dei contagi negli ultimi giorni, e soprattutto per certe tendenze di contagio che si erano manifestate in alcuni luoghi, e abbiamo deciso che sarà zona rossa. Lo stesso processo, non vi anticipo dove perché ancora la decisione definitiva non l'abbiamo presa, potrebbe esserci per altri comuni".

Il bollettino del 24 febbraio: 857 nuovi casi

Il bollettino giornaliero di oggi recita 857 nuovi casi positivi su 21.198 test, con un tasso di positivita' del 4.04% (8.6% sulle prime diagnosi). Numeri analoghi a ieri quando furono 824 i nuovi casi (tasso di contagio 4.18%), in leggero calo rispetto al ritmo dei 900 abbondanti registrati nei 4 giorni precedenti. Con gli ultimi contagi la Toscana ha superato i 150.000 contagi dall'inizio della pandemia, avvenuta esattamente un anno fa: proprio il 24 febbraio fu individuato il paziente 1 a Firenze.

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Pistoia e il rischio zona rossa

Negli ultimi 7 giorni la provincia di Pistoia ha raggiunto la quota di 245 nuovi positivi ogni 100mila, la più alta in Toscana dove la media regionale è 146 ogni 100.000. I Comuni più 'contagiosi' del pistoiese sono Montale (374 casi ogni 100.000 abitanti), Massa e Cozzile (372) e Lamporecchio (356).

Siena, rischio zona rossa causa varianti

Ancora più preoccupante la situazione nel Senese, colpita duramente dalle varianti brasiliana e inglese. A Siena i casi di contagio settimanali sono il doppio della precedente, con 416 positivi ogni 100mila abitanti. I comuni più a rischio sono Monteroni d'Arbia (617) Sovicille (352) e Sarteano (274), tra le osservate speciali per l'istituzione di microzone rosse a causa di focolai legati alle mutazioni del virus.

Cecina (Livorno) ufficialmente zona rossa

Da giovedì e per una settimana il comune di Cecina, nel Livornese, sarà la prima zona rossa in Toscana a causa del focolaio di contagi, di cui 16 casi riconducibili alla variante inglese. "A seguito dei numerosi casi che si sono verificati presso la Rsa Iacopini e presso la scuola elementare Marconi, sentite la Regione e l'azienda sanitaria, abbiamo concordato il passaggio di Cecina da domani in zona rossa per almeno una settimana", spiega il sindaco di Cecina, Samuele Lippi. La decisione e' maturata ieri sera di concerto con i vertici regionali in seguito alla presenza di 51 casi di contagio, di cui quasi un terzo legati a una mutazione del virus.

Nardella ottimista: "Toscana può rimanere arancione"

Sul contagio in Toscana «ho fatto proprio ieri il punto col presidente Giani e la situazione va tenuta sotto controllo. C'è stata una fuga di notizie» secondo cui «la Toscana sicuramente» entrerebbe «in zona rossa: non è così perché bisogna essere prudenti, realistici ma anche non allarmistici. Ci sono molte probabilità che la Toscana rimanga in zona arancione».

"Sì a micro-zone rosse, no a provvedimento generalizzato"

Secondo il sindaco Dario Nardella «il meccanismo di circoscrivere zone particolarmente esposte classificandole come zone rosse può essere una buona alternativa a quella di trasformare l'intera regione in zona rossa. Ci sono situazioni differenti, anche tra provincia e provincia. Ad esempio in questi ultimi giorni Firenze ha un livello di contagio abbastanza importante ma non così come Prato e Pistoia. La cosa importante è avere misure specifiche senza andare a colpire in modo generalizzato».