Zona gialla, le regioni a rischio dal 23 agosto

In Sicilia e Sardegna superate le soglie massime di occupazione dei posti in terapia intensiva e dei ricoveri nei reparti Covid

Terapie intensive, in Sicilia e Sardegna l'incidenza più alta

Terapie intensive, in Sicilia e Sardegna l'incidenza più alta

Roma, 17 agosto 2021 - Tutta l'Italia in zona bianca ma ancora per poco. Se per questa settimana successiva al Ferragosto nulla cambierà, da lunedì 23 agosto sulla mappa del Paese potrebbe apparire la prima macchia gialla tra le regioni. Si tratta ancora di un'ipotesi tutt'altro che certa, ma tutto dipenderà tutto dai dati del prossimo monitoraggio dell'Istituto Superiore della Sanità, venerdì 20 agosto. Le più indiziate per il passaggio in fascia gialla, con maggiori restrizioni, sono la Sicilia e la Sardegna.

Sono tre i parametri decisivi da tenere d'occhio: l'incidenza settimanale dei casi ogni 100mila abitanti, il tasso di occupazione dei reparti Covid ordinari e i ricoveri nelle terapie intensive. Le due isole, per quanto riguarda il primo dato, si attestano ai primi posto nella classifica tra le regioni italiane, rispettivamente con 140,16 (Sicilia) e 147,93 (Sardegna) casi per 100mila abitanti. Ben oltre il limite dei 50 casi, dunque.

Intanto la Sicilia ha superato oggi, 17 agosto, per la prima volta la soglia del 15%, prevista dai nuovi parametri, per i ricoveri in area medica non critica. La regione si attesta, infatti, secondo i dati rilevati da Agenas al 16 agosto, al 16% del tasso di occupazione dei reparti con un aumento dell'1%. In rialzo anche il valore della Calabria al 14% (+1%), della Sardegna a 9% (+1%) e della Basilicata al 10% (+1%). E spetta invece alla Sardegna il primato per quanto riguarda la soglia massima di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive da parte di pazienti Covid, fissata al 10%, attestandosi all'11%, dopo l'aumento di un punto percentuale registrato ieri. Per quanto riguarda le altre regioni, al secondo posto ancora l'altra isola con un poco confortante 9%, dato stabile da 4 giorni. A seguire il Lazio stabile al 7%, la Toscana al 6%, Liguria e Puglia al 5%

L'ultimo monitoraggio naionale segnala come dato complessivo il 5% di terapie intensive (+ 1%) e il 6% dei ricoveri nei reparti ordinari (rimasto stabile). Non ci dovrebbero essere altroi passaggi di 'colore' tra le regioni, quindi, anche se bisogna attendere il monitoraggio settimanale per avere una panoramica più completa della situazione dell'emergenza in Italia. 

Ricoveri nei reparti ordinari 

​(Le regioni con il dato più alto, fonte Agenas)

Sardegna 11% (+ 1%)

Sicilia 9% (+ 1%)

Lazio 7%

Toscana 6%

Emilia Romagna 5%

Liguria 5% (- 1%)

Puglia 5%

Terapie intensive

​(Le regioni con il dato più alto, fonte Agenas)

Sicilia 16% (+ 1%)

Calabria 14% (+ 1%)

Basilicata 10% (+1%)

Sardegna 9%

Lazio 8% (+ 1%)

Toscana 6%