ArchiveIl rischio zona gialla: Toscana, Umbria e Liguria, i numeri e le prospettive

Il rischio zona gialla: Toscana, Umbria e Liguria, i numeri e le prospettive

Il confronto fra le tre regioni sui dati che potrebbero portare alle restrizioni

Firenze, 26 novembre 2021 - Toscana, Umbria e Liguria non finiranno in zona gialla, almeno nel breve periodo. Questa è una certezza nell'ambito dei numeri forniti dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'Agenas, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali. Nessuna delle tre regioni sfonda per il momento i tre limiti oltre i quali appunto scatta la zona gialla.

Questi limiti, lo ricordiamo, sono ben definiti: oltre i 50 casi settimanali ogni centomila abitanti, oltre il 10% delle terapie intensive covid e oltre il 15% dei posti letto ordinari occupati da pazienti con coronavirus significa andare in zona gialla.

Se da un punto di vista dei ricoveri ordinari la situazione appare tranquilla, con nessuna delle tre regioni in doppia cifra, il limite è invece un po' più vicino con le terapie intensive, dove tutte e tre le regioni raggiungono l'8%. Numeri che fanno capire come le rianimazioni siano in questo momento più in sofferenza. Ma ecco la situazione regione per regione.

Toscana

In Toscana l'Istituto Superiore di Sanità, nel monitoraggio settimanale diffuso venerdì 26 novembre, indica un indice di contagio Rt di 1,11. Si tratta di un dato stabile, sostanzialmente in linea con le scorse settimane anzi leggermente in flessione. L'incidenza settimanale ogni centomila abitanti, calcolata sui quattro giorni disponibili ovvero dal 22 al 25 novembre, è al 45,4, dunque vicina al 50 senza contare che mancano i giorni rimanenti della settimana per un calcolo preciso. E se i posti letto ordinari covid possono per ora far fronte tranquillamente all'emergenza, con il 5%, le terapie intensive sono all'8%, dunque più vicine al limite del 10. 

Umbria

Situazione sostanzialmente invariata in Umbria rispetto alla scorsa settimana. L'indice Rt rimane sostanzialmente quello: scende dall'1.15 all'1.20 ed è in linea quindi con i precedenti sette giorni. Per quanto riguarda l'incidenza settimanale, sempre calcolata sui giorni dal 22 al 25 novembre, il dato è 33,1, basso e in discesa rispetto alla scorsa settimana. Situazione invariata anche per quanto riguarda l'occupazione degli ospedali. Le terapie intensive restano all'8% mentre l'area ordinaria covid sale di poco e dal 6 v a al 7%. 

Liguria

E' la Regione in cui i numeri si sono alzati, anche dopo l'impennata dei casi di giovedì e venerdì, con 460 positivi in 24 ore per ognuno dei due giorni. Oltre 800 nuovi positivi in due giorni, un dato da non sottovalutare e che pone la regione in stretta sorveglianza. In rialzo l'indice di contagio Rt, che si attesta da 1,23 a 1,43, sintomo di come il virus stia correndo lungo la regione. Già alto, spiega l'Agenas con i suoi numeri, il dato sull'incidenza settimanale ogni centomila abitanti, che per i primi quattro giorni della settimana segna l'89,1, ben al di sopra del limite di 50 e destinato ad alzarsi ulteriormente. Si alzano di due punti percentuali i dati su terapie intensive e posti ordinari covid, adesso entrambi all'8% dal 6% della scorsa settimana