ArchiveZona gialla: Toscana, Umbria e Liguria rischiano? Parametri a confronto

Zona gialla: Toscana, Umbria e Liguria rischiano? Parametri a confronto

I dati dell'Agenas e i limiti: qualche problema sulle terapie intensive, ma per i posti covid ordinari non c'è pressione sugli ospedali

Firenze, 3 dicembre 2021 - Quale rischio corrono Toscana, Umbria e Liguria di finire in zona gialla? Una domanda d'obbligo in questa quarta ondata di covid. Che non investe tutte le regioni in maniera uniforme ma anzi, mentre il nord sembra pesantemente attaccato dal virus, la Toscana ad esempio contiene bene i nuovi contagi (arrivati nella giornata del 3 dicembre oltre i 700) con una bassa pressione sugli ospedali, in particolare sui posti ordinari covid. Mentre qualche problema in più riguarda le terapie intensive, con l'Umbria che supera la fatidica soglia del 10% attestandosi stabilmente all'11.

Covid Toscana, il bollettino del 3 dicembre

Super green pass, cosa c'è da sapere

Se il Friuli e la provincia di Bolzano saranno dunque in zona gialla a partire da lunedì 6 dicembre, Toscana Umbria e Liguria stanno alla finestra, monitorando ovviamente la situazione. E' forse la Liguria la regione che al momento, delle tre, si avvicina più alla zona gialla. Ma ecco il resoconto regione per regione. 

Da ricordare i limiti da non superare per non finire in zona gialla: oltre il 10% di terapie intensive occupate, il 15% dei posti ordinari covid e oltre i 50 casi settimanali ogni centomila abitanti una regione va inesorabilmente in zona gialla. Tutti e tre i limiti devono essere superati contemporaneamente. 

Toscana

La curva in Toscana sta salendo dolcemente e non in maniera repentina. Il contagio viene in generale contenuto dai vaccini. Certo, la soglia dei 700 casi superata nella giornata del 3 dicembre fa capire come il virus stia continuando a circolare. Soprattutto nella fascia 0-11 anni, quella più attaccata dal coronavirus.

Attualmente il limite che può essere superato riguarda quello delle terapie intensive, al 9%. Mentre ciò che fa dormire per il momento sonni tranquilli alla Toscana è il basso numero di ricoveri ordinari, che porta la percentuale al 5%, dunque ben distante dal fatidico 15%. Superata invece la soglia dei contagi settimanali ogni centomila abitanti, a 54,7 calcolando soltanto i giorni dal 29 novembre al 2 dicembre. 

Le parole di Giani

"Oggi (venerdì 3 dicembre, ndr) 700 casi di Covid, ma anche quattro ricoverati in meno negli ospedali. È la giornata in cui abbiamo meno presenze ospedaliere da un paio di mesi a questa parte. Siamo a 290 persone ricoverate, per passare in zona gialla bisogna arrivare a 750, quindi questo significa che aumentano i contagi, però in forma sempre più lieve perché ci sono persone vaccinate che se contagiate possono stare a casa".

Umbria

Anche la situazione in Umbria riguardo al rischio zona gialla è sostanzialmente sotto controllo per quanto riguarda soprattutto i ricoveri ordinari covd, che sono attualmente a un tasso del 6% contro il 15% che rappresenta il limite. Più complicata la situazione delle terapie intensive. Attualmente l'Umbria sfora il limite, che si piazza all'11%. Più tranquilla la situazione dell'incidenza dei casi settimanali ogni centomila abitanti, che nei primi quattro giorni della settimana a partire dal 29 novembre si piazza al 35,9. 

"La situazione epidemiologica in Umbria al momento è stabile- - dice Edoardo De Robertis, primario di anestesia e rianimazione all'ospedale di Perugia -. Il problema è che in Regioni confinanti, come Lazio e Marche, i dati sono in crescita e, in qualche maniera potrebbero impattare su di noi. Per quanto riguarda le terapie intensive non direi che siamo particolarmente preoccupati, ma sicuramente abbiamo una 'vigile attenzione'". 

Liguria

E' forse la Regione in cui il rischio attualmente è maggiore. Tutti gli indicatori infatti si avvicinano ai limiti. Attualmente in Liguria, secondo i dati dell'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi regionali sanitari, il tasso di occupazione di terapie intensive è al 10%, dunque al limite oltre il quale c'è la zona gialla. Anche il tasso di occupazione dei posti ordinari covid sta salendo, ed è la percentuale più alta fra tutte e tre le regioni: attualmente è al 9%. Molto alta l'incidenza dei casi settimanali ogni centomila abitanti. I giorni di contagi sostenuti (oltre 400) influenzano questo valore, che vola nei primi quattro giorni della settimana a 109,5.