Rischio zona gialla: la situazione e i dati in Toscana, Umbria e Liguria

Il confronto tra le regioni: nessuna delle tre al momento ha numeri preoccupanti

Rischio zona gialla, il confronto tra le regioni

Rischio zona gialla, il confronto tra le regioni

Firenze, 20 novembre 2021 - Toscana, Umbria e Liguria non rischiano al momento di finire in zona gialla. I numeri, soprattutto per quanto riguarda le ospedalizzazioni ordinari, sono ben lontani dai limiti fissati dal Governo oltre i quali scattano le restrizioni. La situazione dunque è al momento sotto controllo. Valori un po' più alti si registrano soltanto per le terapie intensive. Il monitoraggio resta comunque stretto perché in alcuni casi l'incidenza settimanale ogni centomila abitanti resta piuttosto alta. Va seguita dunque la tendenza delle prossime settimane. Resta sopra l'1 l'Rt in tutte e tre le regioni. Il segno che il virus sta comunque circolando. Restano dunque validi tutti gli appelli alla prudenza. Vediamo nel dettaglio la situazione attuale. 

Toscana

Si mantiene saldamente sopra l'1 l'indice di contagio Rt, che attualmente in Toscana è 1,11. In discesa comunque rispetto al monitoraggio della settimana precedente, quando si era attestato a 1.26. La situazione negli ospedali toscani è sostanzialmente tranquilla. Ricordando che la possibile zona gialla scatta oltre il 10% di terapie intensive occupate e oltre il 15% di reparti ordinari, in Toscana i posti letto covid ordinari sono occupati al 5%. Dato leggermente più alto per le terapie intensive, al 7%, ma il trend è stabile e non ci sono stati scossoni in questi giorni rispetto ai precedenti. Il limite dei 50 casi settimanali ogni centomila abitanti, altro limite oltre il quale si va in zona gialla (i tre limiti devono verificarsi insieme per far scattare le restrizioni) verrà superato anche questa settimana. Considerando i giorni dal 15 al 19 settembre è di 49,4, quindi con i casi del 20 e 21 settembre verrà superato. 

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Umbria

L'Umbria aumenta leggermente l'indice di contagio Rt, attualmente a 1.20 contro l'1.13 della settimana precedente. Per quanto riguarda l'occupazione degli ospedali, il valore delle terapie intensive è quello che si avvicina più al limite, essendo all'8% con un limite del 10%. Tranquilla la situazione nei posti ordinari, dove il dato è del 6% su un limite del 15. Dovrebbe scendere rispetto alla settimana precedente l'incidenza dei casi settimanali ogni centomila abitanti. Nei cinque giorni 15-19 novembre il dato si attesta al 41,8 contro il 62,4 dei sette giorni precedenti. 

Liguria

Resta alto l'Rt in Liguria, che per la seconda settimana di seguito ha un valore di 1,23, come riferisce l'Istituto superiore di Sanità. Anche in Liguria comunque gli ospedali stanno al momento reggendo l'onda d'urto di questa nuova ondata. Sia le terapie intensive che i posti in area non critica sono al 6%, quindi ben lontani da ogni tipo di limite. La gran mole di casi degli ultimi giorni, che ha soprattutto interessato lo spezzino, porta l'incidenza, nei primi cinque giorni dal 15 al 19 novembre della settimana in corso, già a 78,9 casi con il limite dei cinquanta ampiamente superato. E se lo Spezzino risente maggiormente del rialzo dei contagi, il presidente della Regione Toti smentisce ogni voce su una possibile zona gialla per la sola Spezia. In Liguria dalle 12 di lunedì 22 novembre sarà possibile prenotare la terza dose di vaccino anti- Covid per le persone di età compresa tra i 40 e i 59 anni.