Zona arancione e rossa. Ecco cosa si può fare (e cosa no) / LA GUIDA

Ma ci sono cambiamenti rispetto al passato: dalla possibilità di spostarsi liberamente tra regioni classificate gialle alla ripresa di diverse attività, soprattutto all'aperto

Un rider a Firenze (New Press Photo)

Un rider a Firenze (New Press Photo)

Firenze, 17 aprile 2021 - L'Italia comincia il suo percorso verso la normalità dal 26 aprile: è l'inizio della road map che porterà gradualmente alla ripartenza di ristoranti, teatri, palestre, stabilimenti e fiere, lungo un percorso che terminerà a luglio. Tra gli elementi chiave della ripartenza ci sarà un pass, che permetterà di spostarsi ovunque, anche tra regioni di colore diverso, oltre alla possibilità di accedere a stadi, concerti e altri eventi. Il decreto  reintrodurrà la zona gialla, sospesa da oltre un mese. Ma ci sono cambiamenti rispetto al passato: dalla possibilità di spostarsi liberamente tra regioni classificate gialle alla ripresa di diverse attività, soprattutto all'aperto. A beneficiarne potrebbe esserne ben presto gran parte del Paese, visto il miglioramento del quadro epidemiologico in diverse regioni: anche la Campania si aggiunge al gruppo delle arancioni mentre in zona rossa per ora ci sono soltanto Puglia, Sardegna e Valle Aosta.

Con i nuovi provvedimenti annunciati, il premier Mario Draghi sa di mettere in conto «un rischio ragionato», alla luce di una campagna di vaccinazione che «va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa. E questo - spiega - è stato fondamentale per prendere le decisioni». Le riaperture - precisa il presidente del Consiglio - «sono una risposta al disagio di categorie e giovani e portano maggiore serenità nel Paese, pongono le basi per la ripartenza». Tra i primi a farlo saranno i ristoratori: in zona gialla, dal 26 aprile a tutto il mese di maggio, sarà possibile pranzare o cenare solo nei locali che hanno tavoli all'aperto e dal primo giugno si mangia nei ristoranti al chiuso solo a pranzo. Contemporaneamente - sempre in area gialla - riapriranno a cielo aperto teatri, cinema e spettacoli mentre per i musei sarà possibile accogliere i visitatori anche al chiuso, così come per gli spettacoli che avranno i limiti di capienza fissati per le sale dai protocolli anti contagio. Lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, spiega che «nei luoghi all'aperto si riscontra una difficoltà significativa nella diffusione del contagio». E dal 15 maggio sarà consentita l'attività nelle piscine scoperte e probabilmente negli stabilimenti balneari. Anche se fin dall'entrata in vigore del decreto saranno possibili gli sport all'aria aperta, sarà permesso frequentare le palestre al chiuso soltanto dal primo giugno. A luglio sarà la volta delle fiere, delle terme e dei parchi tematici. Parallelamente, i ragazzi tornano in classe. Fin dal 26 aprile in zona gialla e arancione tutte le scuole saranno in presenza e in quella rossa sarà così fino alla terza media, mentre alle superiori l'attività si svolgerà almeno al 50% tra i banchi. L'autocertificazione resta necessaria, laddove è già prevista, ma adesso gli italiani potranno girare più liberamente avendo in tasca un 'pass': un documento che dovrà attestare la vaccinazione, l'esecuzione di un tampone negativo (forse nell'arco temporale delle ultime 48 ore) o l'avvenuta guarigione dal Covid. Chi avrà il pass potrà anche accedere «a determinati eventi - culturali e sportivi - riservati ai soggetti che ne sono muniti», viene fatto sapere da chi lavora al decreto. Non è ancora chiaro, però, se si tratterà di un certificato che sarà rilasciato da Asl, Regione o un altro ente sanitario, visto che i territori al momento non sembrano tutti organizzati allo stesso modo, in particolare sul rilascio del patentino vaccinale. Quel che è certo è che l'allentamento delle misure prevede il rispetto rigoroso delle regole. Lo stesso premier, annunciando le misure, si appella ad «una premessa: i comportamenti siano osservati scrupolosamente, come mascherine e distanziamenti». Ed auspica per questo l'attenzione delle istituzioni e forze dell'ordine: «in questo modo il rischio si trasforma in opportunità». Un'occasione per la quale esultano i governatori: «è stata recepita la nostra proposta», dice Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, che aveva lanciato nelle ultime ore delle linee guida per regolare le attività in sicurezza, ma che dovranno ancora essere vagliate dal Cts. Il Trentino intanto anticipa le decisioni dell'Esecutivo. Da lunedì 19 aprile riaprono bar e ristoranti all'aperto dalle 5 alle 18: «è una prima sperimentazione». Prove teniche di in cambiamento dal quale tutti sperano di non tornare indietro.

Zona arancione

Spostamenti fuori dal comune: è consentito muoversi all'interno del proprio comune, ma non è consentito spostarsi fuori da esso. Si può uscire dal proprio comune per questi motivi: lavoro, urgenza, salute, visita a parenti e amici, seconde case e attività sportiva. A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22, entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

Visite ad amici e parenti: ci si può spostare solo all'interno del proprio comune per far visita ad amici e parenti ma solo una sola volta al giorno, dalle 05 alle 22 e al massimo in due persone (non rientrano nel calcolo i minori di 14 anni e i disabili). 

Seconde case: si può andare nelle seconde case anche se si trovano fuori dalla regione di residenza. Ma solo il nucleo familiare può spostarsi

Bar e ristoranti: le attività di ristorazione, bar, pasticcerie, ristoranti sono aperte fino alle 22 ma solo per asporto e consegna a domicilio

Negozi aperti: i negozi sono aperti.

Passeggiate, attività fisica, sport: Sì nel proprio Comune. Chiuse palestre e piscine. Aperti centri sportivi.

Parrucchieri e centri estetici: aperti

 

Zona rossa

Spostamenti fuori dal comune: non è consentito muoversi anche all'interno del proprio comune di residenza. Si può farlo solo per motivi di lavoro, urgenza, salute, visite ad amici e parenti, spostamenti verso le seconde case

Visite ad amici e parenti: si può far visita ad amici e parenti all'interno del proprio comune, seguendo queste regole: una sola volta al giorno, al massimo in due persone (minori di 14 anni e disabili non rientrano nel calcolo), dalle 05 alle 22 (ovvero nelle ore in cui non vige il coprifuoco)..

Bar e ristoranti: aperti solo per la vendita da asporto e per la consegna a domicilio

Negozi aperti: supermercati, farmacie, tabaccai, distributori di benzina, librerie, edicole, parrucchieri, barbieri, profumerie, erboristerie, negozi di giocattoli, negozi di vestiti e calzature per bambini, negozi di articoli sportivi, ferramenta, fiorai, ottici, cartolerie, lavanderie, negozi per animali.

Passeggiate, attività fisica, sport: è consentito svolgere attività spotiva solo all'interno del proprio comune da soli e vicino casa

Parrucchieri e centri estetici: chiusi