Volontariato, le testimonianze: "Aiutare è gratificante. La fatica? Non la sento"

La testimonianza di Alessandra Pruneti da Empoli

Alessandra Pruneti

Alessandra Pruneti

Empoli (Firenze), 6 agosto 2022 - Smonta da lavoro, cambia la divisa e sale sull’ambulanza per il suo turno da volontaria. Almeno un paio di volte alla settimana è lì che spende il suo tempo libero. Alessandra Pruneti (nella foto) , 39 anni, di Empoli, assistente alle vendite in un supermercato, è una volontaria delle Pubbliche assistenze riunite di Empoli e svolge servizio con entusiasmo.

La prima domanda è abbastanza scontata: chi glielo fa fare?

La passione per il volontariato che ho scoperto un paio di anni fa e la consapevolezza che c’è tanta gente che ha bisogno di aiuto.

Qual è la parte più bella nell’indossare la divisa da volontaria?

Io ho scelto la parte dell’emergenza. Guido anche l’ambulanza su interventi da codice rosso. Risolvere situazioni complicate è una grande gratificazione. Ma la gioia più grande è quando le persone ti ringraziano anche solo con un sorriso.

Durante questa caldissima estate quali sono gli interventi più frequenti?

Ieri, per esempio, su quattro servizi svolti, tre sono stati a persone anziane. Talvolta sono sole e hanno bisogno anche di conforto.

Il doppio impegno, lavoro e volontariato, è faticoso?

No, affatto. Lo faccio con piacere e non sento neppure la stanchezza anche quando sto fuori di casa dodici ore.

Cosa direbbe a un giovane per farlo avvicinare al mondo del volontariato?

Che i bisogni non vanno mai in vacanza. Di persone che prestano servizio ce n’è sempre bisogno: ognuno di noi nel proprio piccolo può dare un contributo quindi sono tutti ben accetti.

Tommaso Carmignani