Toscana, arrivano i vigili di quartiere: via al progetto della Regione, ecco dove saranno

Si tratta di pattuglie a piedi

Un vigile urbano

Un vigile urbano

Firenze, 11 giugno 2019 - La Giunta toscana ha approvato i progetti sui 'vigili di quartierè, che interessano 15 Comuni (tra cui Viareggio, Pisa, Firenze, Massa, Prato, Livorno, Lucca, Pistoia, Grosseto e Arezzo), scelti per la sperimentazione: la Regione ha finanziato l'operazione con quasi nove milioni in tre anni, in modo da coprire la spesa per assumere 80 agenti di polizia municipale.

Le pattuglie a piedi, è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa a Firenze, lavoreranno nelle strade e nei quartieri più 'delicatì (zone scelte dai singoli Comuni), proponendosi come punto di riferimento per i cittadini e per i commercianti.

Nell'elenco figurano anche i Comuni di Campi Bisenzio, Pontedera, Sesto Fiorentino, Empoli e Piombino. L'idea, specifica una nota della Regione, «era stata lanciata nei mesi scorsi, accanto alla richiesta al Governo di un innalzamento della dotazione organica delle forze dell'ordine, che risulta tuttora insufficiente in Toscana».

Il progetto «prevede un finanziamento per tre anni, dal 2019 al 2021, per aumentare l'organico del personale di polizia municipale da destinare alla polizia di prossimità. Gli agenti dovranno svolgere esclusivamente questo servizio e trascorsi i primi tre anni i Comuni si impegnano a garantire la continuità del progetto, fino al 2023, sostenendone integralmente, a quel punto, la spesa».

«Con questa iniziativa - ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi - abbiamo dato una risposta non banale. I vigili presidieranno le zone particolarmente fragili, a disposizione dei cittadini». L'assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli ha precisato che «in alcuni Comuni si avranno tre coppie di vigili nelle 24 ore», in altri «si avranno due coppie di vigili».

A febbraio è stata approvata la delibera che ha definito l'elenco della città dove gli ottanta vigili inizieranno ad operare: quindici comuni scelti in base ad un criterio concordato con Anci, l'associazione dei Comuni, che e' basato sull'indice di delittuosità in rapporto al numero di 'abitanti equivalenti' dei territori. Di fatto sono stati conteggiati non solo i residenti ma anche i pendolari, gli studenti, chi nelle città si sposta giornalmente in entrata e uscita e naturalmente i turisti.

Sono stati considerati inoltre solo i Comuni con un numero di abitanti equivalenti sopra 35 mila: quelli fino a 55 mila avranno risorse per impegnare due vigili di quartiere su due turni, sopra 55 mila due vigili per tre turni.