Vaccini Toscana, regione a lungo sul filo della crisi, poi la ripresa. Ora il sistema va

All’inizio di marzo «la potenza di fuoco» annunciata dalla Regione ha fatto flop. Poi il recupero di aprile

Il vaccino Johnson & Johnson

Il vaccino Johnson & Johnson

Firenze, 24 aprile 2021 - Un mese e più sul filo della crisi, poi giorno dopo giorno il faticoso recupero. E così, di rincorsa dopo la metà di aprile, la Toscana per la vaccinazione agli over 80, è arrivata al terzo posto nella classifica delle regioni italiane dopo Veneto ed Emilia Romagna con il 34, 1 % prima dose e il 53, 3 % di ciclo completo pari a un 87,4 % che ha avuto la prima dose (dati Fondazione Gimbe al 19 aprile 2021).

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«Anche Tripoli Giannini, 108 anni da Cecina, è stato vaccinato a domicilio nella propria abitazione grazie ai nostri operatori sanitari. La Toscana è la prima regione per copertura agli over 90 con il 98% dei vaccinati, la media nazionale è al 75%» ha detto il presidente toscano Eugenio Giani.

E nelle ore successive ha esultato: «Oltre un milione di dosi somministrate». E in particolare sono stati 242mila gli operatori sanitario e socio-sanitari vaccinati, 92mila i fragili e i caregiver, 368mila gli over 80, 37mila gli ospiti delle Rsa, 122mila tra 70 e 79 anni, 65mila personale scolastico, 54mila personale in strutture sanitarie e attività a rischio, 21mila difesa e sicurezza.

Ma la Toscana ha vissuto, prima di raggiungere questi risultati, settimane difficili quando dal personale sanitario e sociosanitario e dalle Rsa si è passati alla somministrazione delle dosi (Pfizer) agli over 80 tramite la chiamata in ambulatorio da parte dei medici di famiglia.

Proteste per la mancanza di vaccini, per i ritardi e il sistema che non dava certezze, polemiche politiche e la maglia nera nella copertura vaccinale agli over 80. «Abbiamo costruito una macchina anti-Covid in grado di somministrare 30mila vaccini al giorno, la nostra potenza di fuoco» è stato detto a marzo dalla Regione. La Toscana è riuscita a raggiungere prima di Pasqua il record di 50mila dosi giornaliere.

L‘accordo con i medici di famiglia è stato faticoso e lungo. A fine novembre la Federazione italiana medici di medicina generale aveva dato la sua disponibilità alla Regione per la campagna vaccinale ma solo l’11 febbraio è stato sottoscritto un accordo.Da febbraio e per tutto marzo la vaccinazione agli over 80 è andata a scartamento ridotto con un miglioramento tra fine marzo e inizio aprile.

Tutto il personale non sanitario ospedaliero ha ricevuto dosi Pfizer «e questo è un fatto discutibile, perché avrebbero potuto avere AstraZeneca lasciando quelle dosi agli over 80» spiega l’Ordine dei medici di Firenze.  Sono stati vaccinati con Pfizer tutti i dipendenti delle Asl anche quelli non in prima fila.

Amministrativi in ufficio, amministrativi in smart working, idraulici, giardinieri, elettricisti, geometri, manutentori. Poi l’intervento del governo Draghi: il solo criterio per le vaccinazioni è l’età e la condizione di salute. Intanto il consiglio regionale della Toscana ha dato il via all’istituzione di una commissione speciale per accendere i riflettori sulla campagna vaccinale.