Vaccini, il caso San Marino: "Raggiunta immunità di gregge", il 90% ha fatto Sputnik

Sul Titano vaccinazione di massa con un siero che nell'Unione europea non è ancora autorizzato. La variante Delta ha fatto tornare i contagi, ma il reparto Covid è vuoto

San Marino, il confine di Stato

San Marino, il confine di Stato

San Marino, 27 luglio 2021 - La Repubblica di San Marino ha raggiunto l'immunità di gregge nella lotta al Covid-19. È quanto riferiscono dall'Istituto per la Sicurezza sociale, l'ente sanitario pubblico del Titano. Oltre il 70% dei sammarinesi ha infatti completato il ciclo vaccinale. Una campagna spedita, quella di San Marino, cominciata a marzo in estremo ritardo rispetto al resto d'Europa, ma che in soli tre mesi è riuscita a coprire gran parte dei 33 mila abitanti. Stando agli ultimi dati, sono 22.907 le persone vaccinate con dose unica o doppia dose, e nelle ultime settimane si stanno facendo avanti sempre più giovani, anche se restano ancora molto più scoperti rispetto agli anziani.

La peculiarità di questo Stato enclave è che nel 90% delle somministrazioni si è utilizzato lo Sputnik, il medicinale russo non ancora approvato dall'Unione europea. Attualmente sono in corso degli studi sulla popolazione sammarinese portati avanti in collaborazione con l'Istituto Spallanzani di Roma e l'Università degli Studi di Bologna circa la sicurezza e l'efficacia del preparato. Ma gli effetti positivi della campagna vaccinale con il vaccino russo si sono visti presto, secondo quanto riferiscono dall'Iss.

«Le risposte sono state subito molto buone, perché quando abbiamo iniziato a fare le seconde dosi di vaccino abbiamo visto una diminuzione immediata dei casi», spiega la direttrice del Dipartimento ospedaliero Ivonne Zoffoli. Per diverse settimane San Marino è stata Covid-free, ma nelle ultime i casi sono tornati a risalire. «Col sopraggiungere della variante Delta, dei viaggi anche all'estero, abbiamo avuto negli ultimi 15 giorni nuovi positivi da variante Delta, che abbiamo sequenziato», afferma la dottoressa. Della trentina di contagi attuali (in prevalenza giovani) il 60% era vaccinato, ma per tutti i sintomi sono lievi e così il reparto Covid del Titano resta al momento vuoto.

Per precauzione, l'istituzione sanitaria ha scelto di interrompere le visite ospedaliere e nelle strutture dedicate alle persone fragili. C'è il timore di una nuova ondata? «La preoccupazione c'è per tutti», risponde la direttrice, «però se succede siamo pronti». Il ricorso allo Sputnik pone però un altro tema, il divieto di accesso dei sammarinesi ai luoghi pubblici italiani con l'entrata in vigore del Green pass, che al momento non riconosce i vaccini non approvati dall'Unione europea.