Davide e Polpetta, amici a prova di vaccino

Il ragazzo si è sottoposto all’iniezione al Meyer con vicino il cagnolino. In crescita i numeri degli animali d’affezione nell’Asl Toscana Centro

Vaccino con cane

Vaccino con cane

FIRENZE, 14 maggio 2021 -  Se il vaccino fa paura, arriva Polpetta per rendere anche il momento dell’iniezione un’occasione per sorridere. Il 18enne Davide è un paziente fragile seguito dall’ospedale Meyer da quando era piccolo. Ieri si è sottoposto al vaccino anti Covid al Vaccination Center dell’ospedale pediatrico fiorentino. Ma prima di sedersi e farsi iniettare la dose, ha fatto una richiesta precisa: essere accompagnato in questa nuova avventura da Polpetta, il cagnolino che ormai conosce da anni e che sta con lui quando viene in visita al Meyer. Il cane è dell’associazione Antropozoa che gestisce gli interventi assistiti con gli animali all’interno dell’ospedale pediatrico in un progetto sostenuto dalla Fondazione Meyer.

Accompagnato dal suo operatore a due zampe Alexis, Polpetta non si è fatto attendere e facendosi coccolare sulle gambe di Davide, lo ha fatto sorridere anche nel momento più pauroso. "Anche durante il Covid la pet therapy al Meyer è continuata anche nelle aree critiche della rianimazione e della neurochirurgia – spiega la presidente di Antropozoa, la dottoressa Francesca Mugnai -. È la cura emotiva della vulnerabilità all’interno dell’ospedale grazie al rapporto tra la coppia uomo-animale, il paziente e il personale dei reparti. Un rapporto importante che riduce lo stress e aumenta i sorrisi nei nostri giovani amici".

La compagnia di un cucciolo fa bene anche a casa: dai dati dell’anagrafe animali d’affezione della Asl Toscana Centro emerge un vero e proprio boom di cani e gatti adottati dalle famiglie del territorio in questo anno di pandemia. "L’accresciuto bisogno di rapporti di socialità ed affetto ha portato all’aumento della popolazione di animali – conferma il dottor Enrico Loretti, direttore della struttura. In qualche caso è stato necessario l’intervento del Comune per la custodia temporanea e la gestione di animali di proprietà di persone ricoverate per coronavirus o con limiti di quarantena – aggiunge Loretti – Il solo Comune di Firenze ha gestito circa 150 casi di questo tipo nel 2020".