Vaccini, "Per chi non vede è impossibile prenotarsi, serve un altro metodo"

L’allarme dell’Unione ciechi, pronta a collaborare con la Regione Toscana per risolvere la situazione

Persona non vedente (immagine di repertorio)

Persona non vedente (immagine di repertorio)

 

Firenze, 29 marzo 2021 - “Per chi non vede, è praticamente impossibile registrarsi al portale per le vaccinazioni. Chiediamo alla Regione Toscana di individuare alla svelta un altro metodo. Noi siamo pronti a collaborare”. Niccolò Zeppi, presidente Unione italiana ciechi e ipovedenti di Firenze, in questi giorni ha raccolto decine e decine di segnalazioni dai propri soci. 

 

“La modalità di registrazione prevista è molto penalizzante per le persone prive della vista o che ci vedono molto poco - spiega Zeppi -. La sintesi vocale, per noi indispensabile per utilizzare gli ausili informatici, rallenta in misura esponenziale i passaggi rendendo di fatto inattuabile la registrazione da parte di una categoria particolarmente fragile come la nostra”. Oltretutto, non bisogna dimenticare che buona parte dei non vedenti non ha dimestichezza col pc. É dunque urgente che la Regione Toscana venga incontro ai ciechi. In che modo? “Possiamo mettere a disposizione le nostre sedi territoriali - avanza una proposta Zeppi -. Potremmo collaborare con l’ente pubblico per comunicare ai soci orari, date e luoghi di vaccinazione. Ecco, noi ci siamo per partire subito con la sede di Firenze. In questo modo, alla Regione resterebbe solo l’onere di contattare quei non vedenti non iscritti alla nostra associazione”. “Sarebbe un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato”, continua Zeppi. Tra l’altro, prosegue, “è un’incongruenza il fatto che nelle categorie dei disabili sensoriali che hanno diritto al vaccino siano stati inseriti solo quelli col riconoscimento della legge 104. Ma così si è lasciato fuori tutti i non vedenti e gli ipovedenti che non godono di questo beneficio perchè non gli è stato riconosciuto o non ne hanno fatto richiesta”. C’è infine il “problema, enorme, dei numerosi non vedenti ultra ottantenni che non hanno ancora ricevuto il vaccino e che non rientrano neppure tra i ‘disabili sensoriali e vulnerabili’ in quanto l’accesso a questa categoria è solo fino agli 80 anni”. 

Maurizio Costanzo