I vaccini anti-Covid fanno litigare genitori e figli. "Contenziosi familiari moltiplicati"

Gianni Baldini, presidente dell'Associazione dei matrimonialisti della Toscana: «Capita che i figli minori si vogliano vaccinare e i genitori non siano d'accordo. Oppure che i genitori abbiano un pensiero discordante sulla vaccinazione»

Vaccinazione

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Firenze, 21 giugno 2021 - «Con l'estensione anche ai giovani minori degli anni 18 della facoltà di vaccinarsi contro il Covid si stanno moltiplicando i contenziosi tra genitori e figli sulla vaccinazione». Lo afferma l'avvocato Gianni Baldini, presidente dell'Associazione degli avvocati matrimonialisti della Toscana. «Sta capitando - spiega il legale - che i figli minori si vogliano vaccinare e i genitori non siano d'accordo. Altresì ci sono situazioni in cui i genitori, siano essi sposati o separati/divorziati, hanno un pensiero discordante sulla vaccinazione».

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«Di regola - prosegue - la scelta di vaccinare un minore deve avere il consenso di entrambi i genitori», e questo vale «sia per le famiglie nelle quali i genitori sia coniugati, conviventi o legalmente separati o divorziati».

«In tutte le ipotesi di contrasto - precisa Baldini -, sia tra genitori (uno favorevole l'altro contrario) che con il figlio, il conflitto se non riesce a comporsi all'interno della famiglia deve essere risolto con ricorso al tribunale per i minorenni. Da valutare altrimenti il ricorso al tribunale ordinario, quando i genitori sono separati/divorziati e anche quando è pendente il relativo giudizio». Nel caso in cui il minore si voglia vaccinare ma i genitori siano contrari, spiega sempre Baldini, «la miglior strada sarebbe quella dell'istituto scolastico o altra istituzione vicina al minore, che potrebbe attivare il servizio sociale territoriale affinché avvii un ricorso innanzi al tribunale competente».