Vaccini sicuri? Quanto dura l'efficacia? Tutte le risposte del ministero

Tutto quello che c'è da sapere su Pfizer, Moderna, Johnson& Johnson e Astrazeneca nelle Faq del ministero della Salute

Vaccini Covid

Vaccini Covid

Roma, 20 dicembre 2021 – Sul sito del ministero della Salute sono state aggiornate le risposte alle domande più frequenti sui vaccini. Ne abbiamo selezionate dieci. Per leggere tutte le Faq cliccare qui.

Quanto sono efficaci i vaccini dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale? Le stime di efficacia vaccinale dell’Istituto superiore di sanità relative al periodo dal 4 aprile, approssimativamente la data in cui la vaccinazione è stata estesa alla popolazione generale, al 24 novembre 2021, sono le seguenti: dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, scende dal 72% al 40% l’efficacia nel prevenire qualsiasi diagnosi, sintomatica o asintomatica, di Covid-19 rispetto ai non vaccinati; rimane elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 91% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’81% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati.

Nella fascia di età 80 anni e più, le persone non vaccinate rispetto a quelle vaccinate quanto rischiano in termini di ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi? L’analisi dell’Istituto superiore di Sanità relativa all’impatto della vaccinazione nel prevenire ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi, aggiornata al 24 novembre 2021, evidenzia che, nella fascia di età 80 anni e più, dove la copertura vaccinale è superiore al 90%, il tasso di ospedalizzazione è circa sette volte più alto per i non vaccinati (264 ricoveri per 100.000) rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi (36 ricoveri per 100.000) e sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi (47 ricoveri per 100.000). Il tasso di ricovero in terapia intensiva dei non vaccinati (15 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) è invece circa otto volte più alto di quello dei vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi (2 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) e da oltre sei mesi (1,8 ricoveri in terapia intensiva per 100.000). Infine, il tasso di decesso nei non vaccinati (82 per 100.000) è circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro sei mesi (9 per 100.000) e sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi (11 per 100.000).

I vaccini sono sicuri? Sì. I vaccini vengono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione del profilo di sicurezza in base agli studi effettuati nella fase di sperimentazione. In ogni caso, il profilo di sicurezza viene continuamente monitorato anche dopo l’autorizzazione. L'Agenzia italiana del farmaco pubblica report periodici sulla farmacovigilanza dei vaccini Covid-19.

Perché vaccinare i bambini? Secondo il parere della Commissione tecnico scientifica di Aifa, "sebbene l’infezione da Sars-CoV-2 sia sicuramente più benigna nei bambini, in alcuni casi essa può essere associata a conseguenze gravi, come il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-c), che può richiedere anche il ricovero in terapia intensiva. Inoltre, la Commissione sottolinea che “oltre all’efficacia nel prevenire il contagio e le relative conseguenze, la vaccinazione comporta benefici quali la possibilità di frequentare la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi, che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età. Oltre ai benefici diretti, la vaccinazione dei bambini comporterebbe un aumento della copertura vaccinale dell’intera popolazione e, quindi, una maggiore protezione anche per i soggetti più fragili di tutte le età, soprattutto se conviventi con i bambini".

Chi ha contratto il Covid-19 dopo la somministrazione della prima dose di un vaccino con schedula vaccinale a due dosi, deve fare anche la seconda dose? La circolare del 9 settembre chiarisce che in caso di infezione Covid-19 confermata, definita dalla data del primo test molecolare positivo, entro il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, è indicato il completamento della schedula vaccinale con una seconda dose da effettuare entro sei mesi (cioè 180 giorni) dalla documentata infezione (data del primo test molecolare positivo). Trascorso questo arco di tempo, la schedula vaccinale potrà essere comunque completata, il prima possibile, con la sola seconda dose. In caso di infezione Covid-19 confermata oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, la schedula vaccinale è da intendersi completata in quanto l’infezione stessa è da considerarsi equivalente alla somministrazione della seconda dose. Resta inteso che l’eventuale somministrazione di una seconda dose non è comunque controindicata. Ciò vale anche per i soggetti guariti, in precedenza non vaccinati, che hanno ricevuto una sola dose di vaccino dopo l’infezione da Sars-CoV-2.

Quanto tempo deve passare perché io sia protetto dalla vaccinazione contro il Covid-19? Gli studi clinici su Pfizer e Moderna hanno dimostrato un’efficacia molto elevata dei vaccini, rispettivamente, dopo una settimana e dopo due settimane dalla seconda dose. Per quanto riguarda AstraZeneca gli studi clinici hanno dimostrato la massima efficacia dopo 15 giorni dalla seconda dose. Studi successivi hanno evidenziato che già dopo la prima dose i vaccini offrono un'efficace protezione rispetto allo sviluppo di patologia Covid-19 grave in un’elevata percentuale di casi, anche se questa non è immediata dopo l'inoculazione del vaccino, ma si sviluppa progressivamente dopo almeno 7-14 giorni dall'iniezione. La seconda dose del vaccino ha il compito di rinforzare la protezione e renderla più prolungata. Per quanto riguarda l'efficacia del vaccino monodose Janssen (Johnson & Johnson), nelle forme gravi arriva fino al 77% dopo 14 giorni dalla somministrazione e all’85% dopo 28 giorni dalla somministrazione. I dati attualmente disponibili hanno mostrato che nei soggetti over 65 non si è notata alcuna flessione nell'efficacia.

Le persone vaccinate in Italia nell'ambito della sperimentazione clinica possono fare la dose di richiamo booster? Sì, le persone vaccinate in Italia con il vaccino ReiThera nell’ambito della sperimentazione clinica di vaccinazione anti-SARS-CoV2/Covid-19 denominata Covitar possono ricevere la dose richiamo di vaccino a m-RNA, nei dosaggi autorizzati per la stessa, a distanza di almeno 5 mesi dall’ultima dose ricevuta. La somministrazione di tale dose di richiamo è idonea al rilascio della relativa certificazione verde Covid-19. Alle persone partecipanti alla sperimentazione denominata Covid-eVax-Takis, che all’apertura dei codici non siano risultati nel braccio placebo, si applica quanto indicato per i soggetti vaccinati all’estero con un vaccino non autorizzato da Ema.

Quali sono i sintomi che fanno pensare ad un'eventuale insorgenza di trombosi? La possibilità che si verifichino casi di trombosi e piastrinopenia dopo la somministrazione dei vaccini Vaxzevria e Janssen è molto bassa, ma i vaccinati devono comunque essere consapevoli dei sintomi, in modo da poter ricorrere ad un trattamento medico tempestivo per favorire la ripresa ed evitare complicazioni. Si consiglia, pertanto, di consultare immediatamente un medico se si manifesta uno qualsiasi dei seguenti sintomi nelle tre settimane successive alla vaccinazione con i vaccini Vaxzevria e Janssen: respiro affannoso, dolore al petto, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente, sintomi neurologici, come mal di testa grave e persistente o visione offuscata, piccoli lividi sulla pelle al di fuori del sito di iniezione.

Chi controlla le reazioni avverse e a chi posso comunicarle? L’Agenzia italiana del farmaco, oltre alle attività di farmacovigilanza normalmente previste per farmaci e vaccini, basate sulle segnalazioni spontanee e sulle reti di farmacovigilanza già presenti, ha promosso l’avvio di alcuni studi indipendenti post-autorizzativi sui vaccini Covid-19. Con cadenza mensile, sono pubblicati report sui risultati dell’attività di farmacovigilanza. Questi gli indirizzi di riferimento: segnalazioni reazioni avverse, farmacoviglianza su vaccini Covid-19.

Dove posso trovare i dati aggiornati sull'andamento delle vaccinazioni anti-Covid 19 nel nostro Paese? Dal 31 dicembre 2020 è attiva una dashboard a questo indirizzo dove sono raccolti i dati e le statistiche relativi alla somministrazione dei vaccini su tutto il territorio nazionale. Dal 5 gennaio 2021 i dati della dashboard Report vaccini sono disponibili anche in formato open a questa pagina.