Vaccini Covid Toscana, infuria la polemica. "Bezzini si dimetta", Lega annuncia sfiducia

E il presidente del Consiglio regionale, Mazzeo: "Ci sono stati errori ma le polemiche non servono"

L’assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini (Tavanti)

L’assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini (Tavanti)

Firenze, 25 marzo 2021 - "Il vaso è colmo. Bisogna immediatamente correre ai ripari riguardo alla fin qui disastrosa campagna vaccinale messa in atto dalla Regione Toscana. A fronte di varie e reiterate criticità, manifestatesi in questi mesi sulla predetta delicata questione riteniamo, pertanto, necessario e urgente chiedere la convocazione di un apposito consiglio regionale". Lo annunciano i consiglieri regionali della Lega in merito all'andamento della campagna di vaccinazione in Toscana. In occasione della seduta urgente dell'assemblea, avvertono, "proporremo l'istituzione di una commissione speciale, nell'ambito dello stesso Consiglio, presieduta dalle opposizioni, con funzione di vigilanza sull'andamento delle fondamentali attivita' sanitarie, tese ad immunizzare quanto prima i nostri corregionali". Oltre a cio', riferiscono, "presenteremo una mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore alla Sanità, Simone Bezzini, principale responsabile assieme al presidente Giani, di questa fallimentare opera di vaccinazione sul nostro territorio". La salute, concludono gli esponenti del Carroccio, "è un bene prezioso. Occorre, quindi, un deciso e immediato cambio di rotta per fronteggiare al meglio una pandemia, che non pare dare purtroppo segnali di cedimento".

Attacca anche il commissario della Lega Firenze, Federico Bussolin, assieme al gruppo consiliare della Lega in Comune e nei quartieri. "Il presidente Giani si scusi con i cittadini toscani per la grande figuraccia sulla campagna vaccinale. Il rapporto Gimbe del 19/03 parla chiaro: la Regione Toscana è penultima nella vaccinazione degli over 80. Affermare che il premier Draghi non si riferisse alla nostra Regione in merito a scelte sbagliate di vaccinazione per categorie, significa difendere l'indifendibile". "La divisione in categorie ha portato a inutili favoritismi e, nell'errore, ci siamo trovati a ricambiare in itinere il metodo di vaccinazione, a danno della salute e della vita dei più fragili. Giani ha dimostrato di non essere in grado di decidere con buonsenso. Apprendiamo inoltre, con somma gioia, che 'siamo stati i primi a vaccinare nelle Rsa'. Ma Giani dovrebbe sapere che le partite si vincono al 90° minuto e conta soltanto il risultato finale. Per adesso non possiamo che ritenerci insoddisfatti e arrabbiati, vista la completa mancanza di organizzazione nella campagna vaccinale degli Over 80, di certo non a causa dei medici di famiglia che svolgono invece un lavoro delicato e fondamentale", aggiunge Bussolin con i consiglieri della Lega. "Entro il 25 aprile dovrebbero essere completate le vaccinazioni di tutti gli anziani, un traguardo che, riteniamo, sia il presidente Giani che l'assessore regionale alla Sanità Bezzini non sono assolutamente in grado di garantire e di gestire. Tutto questo è di una gravità assoluta, e compromette l'immagine dell'intera Toscana. Per questo - conclude Bussolin - chiediamo con forza che l'assessore Bezzini si dimetta immediatamente, per il bene di Firenze, della Toscana e dei suoi cittadini, augurandoci quindi che da oggi vengano operate scelte di metodo libere da 'logiche di peso contrattuale'".

E che ci siano stati errori nella campagna vaccinale toscana lo ammette anche il presidente del Consiglio regionale. "Lo so e lo ammetto: ci sono stati degli errori, delle lacune e dei malfunzionamenti tecnologici dei quali non posso che scusarmi. Ma chiedo a tutti di ricordare che siamo nel bel mezzo della più grande e importante campagna vaccinale della storia". È quanto afferma su Facebook Antonio Mazzeo. La Toscana è' finita nell'occhio del ciclone negli ultimi giorni a causa del ritardo nell'immunizzazione degli anziani e per le difficoltà riscontrate sul portale di prenotazione dai pazienti super fragili. "Le polemiche non servono - aggiunge - servono i vaccini. E se ora le dosi arriveranno come programmate, recupereremo sugli over 80, completeremo i fragili e i lavoratori dei servizi essenziali e saremo in grado di far ripartire ovunque le scuole in sicurezza. Queste sono e saranno le priorita' su cui lavoreremo senza sosta giorno dopo giorno".