ArchiveVaccini, fase uno: 200mila dosi da fare in Toscana

Vaccini, fase uno: 200mila dosi da fare in Toscana

Il cronoprogramma è in ritardo: deve essere ancora completata l’immunizzazione dei sanitari e delle Rsa. E crescono le richieste

Vaccini Covid (foto Frascatore)

Vaccini Covid (foto Frascatore)

Firenze, 26 gennaio 2021 - Una giornata nell’attesa del nuovo cronoprogramma con gli arrivi dei vaccini previsti per febbraio in Toscana che il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri avrebbe dovuto mandare ieri e che, invece, non è arrivato. All’assessorato alla Salute della Regione si sta lavorando comunque alla ridefinizione del piano in base al dimezzamento dei vaccini di AstraZeneca che costringerà a rimandare la partenza della campagna vaccinale di massa, almeno di un mese per chi è molto ottimista.

A febbraio la Toscana si concentrerà sul completamento della fase 1: ci sono da fare ancora 60.789 richiami di chi ha già ricevuto la prima dose e 67.281 vaccinazioni complete (prima e seconda dose: quindi 134.562 iniezioni) tra il personale sanitario e gli ospiti delle Rsa. Ieri, infatti, ai 116.680 sanitari che avevano preaderito alla campagna vaccinale se ne sono aggiunti 26.318, tutti coloro che non avevano potuto farlo nella finestra aperta fra il 15 e il 18 dicembre (tra operatori sanitari e socio-sanitari delle strutture pubbliche e private accreditate, per il personale delle Rsa e per tutti gli altri professionisti sanitari, anche privati).

Oggi, in base alla lettera che la Regione ha ricevuto da Pfizer, dovrebbero arrivare – ormai il condizionale è d’obbligo – 29.250 dosi che consentiranno di continuare a garantire i richiami. Prudenzialmente la Regione tiene ancora in sospeso le 6.970 gli appuntamenti già fissati per i giorni dal 18 al 21 gennaio e ipotizza di ricollocarli in agenda tra due settimane. Sino al giorno in cui ci sarà un numero di dosi sufficiente a garantire tutti i richiami, non si parte con le nuove vaccinazioni. Tenendo conto che ci sono da fare 195.351 iniezioni per completare la fase 1. E non sono poche. Si aspetta il cronoprogramma di Arcuri per capire se saranno confermate le 180mila dosi che Pfizer aveva garantito alla Toscana per febbraio. E se arriveranno effettivamente, a partire dal 15 febbraio, le 138mila di AstraZeneca che avrebbe invece dovuto inviarne 345mila.

Si sta aspettando di decidere come utilizzare i vaccini di AstraZeneca che serviranno per immunizzare 69.000 persone. Si attende venerdì, quando l’Agenzia europea per i medicinali dovrebbe autorizzare il vaccino dell’azienda biofarmaceutica britannica indicando anche i soggetti a cui potrà essere somministrato. La sperimentazione, infatti, non è stata fatta su soggetti con più di 65 anni di età. E questo potrebbe stravolgere ulteriormente i piani, anche quello della Toscana. Perché la struttura commissariale guidata da Arcuri ha indicato con priorità assoluta di cominciare la fase 2 della vaccinazione, immunizzando gli ultraottantenni. In Toscana sono 357.347. Ma per loro non si potrà probabilmente usare il farmaco di AstraZeneca. Molto probabilmente i vaccini inglesi saranno utilizzati per immunizzare una parte del personale sanitario che ancora non è stato vaccinato.