Vaccinazione di massa fra gli over 80: è Loredana la prima in Toscana

Oggi il via alle somministrazioni. La maggio parte degli anziani verrà però chiamata dalla prossima settimana

La signora Loredana durante la vaccinazione (New Press Photo)

La signora Loredana durante la vaccinazione (New Press Photo)

Firenze, 15 febbraio 2021 - È iniziata oggi, anche a Firenze, la vaccinazione di massa degli over 80 (a parte ovviamente gli ospiti delle Rsa che hanno già ricevuto le dosi). Una partenza simbolica, nello studio del dottor Alessio Nastruzzi, che è anche segretario regionale Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina generale. Le persone vaccinate qui sono state 6 (quelle che possono e devono ricevere le dosi dopo l’apertura di ogni singola fiala Pfizer): lo stesso numero di ciascuno dei 14 medici che oggi hanno dato il via alla campagna nella Regione.

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«Se non credessi alla validità del vaccino non sarei qui – dice Loredana Lazzerini D’Agnello, 83 anni, la prima a Firenze e in Toscana a ricevere la dose – anzi sono molto arrabbiata con chi non lo vuole farlo. I no vax dovrebbero pensare che con il loro ‘no’ non decidono solo per se stessi, ma mettono al rischio altre persone».

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Dopo la signora Loredana è la volta di Tatiana Sacchi nei Bani, 84 anni, e del marito Gastone Bani, 90enne. Ex professoressa alla facoltà di medicina lei, ex docente di biologia alla Specola lui, non hanno dubbio sull’utilità del vaccino. «I vaccini sono una benedizione della scienza – spiega Gastone – e ho passato la vita a insegnarlo. Figuriamoci se non me lo faccio! Grazie ai vaccini abbiamo debellato malattie come la poliomielite. Speriamo piuttosto che basti vaccinarsi una tantum contro il Covid-19 e che non si debba rifare ogni anno, come per l’influenza». «Ai no vax – commenta Tatiana – dico che potrebbero creare problemi agli altri e di riflettere bene sulla loro scelta».

La pensa così anche Silvana, 91 anni. «Abbiamo tanti anni di esperienza alle spalle – dice – abbastanza per aver capito che i vaccini sono importanti». Le ultime due dosi infine vengono somministrate a Fulvio Rovero e alla moglie Elena Rossi, ex architetto lui e professoressa in pensione lei. Hanno optato per la somministrazione in auto, accompagnati dal figlio Francesco. «Abbiamo scelto questa modalità – spiega – visto che era possibile, per farli affaticare meno». Anche per loro, come per tutti gli altri vaccinati, servono 20 minuti d’attesa dopo la somministrazione della dose, sotto l’occhio vigile dei medici. Poi il rientro a casa in attesa del richiamo, previsto per il prossimo 8 marzo.

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«Ringraziamo i medici di base per la disponibilità e la collaborazione – commenta il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani - siamo convinti che porterà a breve benefici importanti alla campagna di vaccinazione toscana. Oggi siamo arrivati a 200mila dosi, numeri che possono davvero far calare i contagi. Noi siamo pronti a vaccinare via via che ci vengono inviate le nuove dosi».

Sempre oggi, 14 medici di base, distribuiti in 12 ambulatori in tutte le province toscane, stanno somministrando il vaccino Pfizer ai propri pazienti over 80: stasera le dosi somministrate saranno 84. In settimana sono previsti poi momenti informativo-formativi online e quindi, tra giovedì e venerdì, il numero dei dottori salirà a 100, in modo da somministrare 600 vaccini per volta. Si salirà ancora nelle settimane successive, anche in base alle dosi disponibili, fino ad arrivare a 2.600: per coprire tutti gli anziani presenti nella regione (di media un centinaio per ogni medico di famiglia) servirà comunque tempo. Saranno gli stessi dottori a chiamare gli anziani over 80 per comunicare loro la data della somministrazione e a registrare la vaccinazione su un portale che dovrebbe essere a loro disposizione già da oggi. Non occorre quindi chiamare gli studi per prenotare.