Agosto tutto esaurito: stranieri, ritorno-boom. Ma gli hotel soffrono

Al top Maremma, Versilia, Elba. Si riduce la distanza dai dati pre Covid

Ombrelloni in spiaggia (Zani)

Ombrelloni in spiaggia (Zani)

Firenze, 7 agosto 2022 - Agosto da quasi tutto esaurito per la Toscana. Sempre più difficile in questi giorni trovare un posto ‘last minute’. Nelle due settimane a cavallo di Ferragosto sono prese d’assalto soprattutto le località balneari. Su tutte la costa della Maremma, che, secondo recenti dati di Confesercenti Toscana, già nell’ultimo fine settimana di luglio registrava il quasi ‘sold out’, con un tasso di saturazione delle camere del 96 per cento. Al 94 per cento l’Isola d’Elba e la Versilia, al 92 per cento per la Costa Apuana e Chianti. Bene le città d’arte, ma anche centri più piccoli, come Pistoia, e la montagna dell’Abetone. Arranca invece il turismo termale, con il 79 per cento di saturazione dell’offerta ricettiva disponibile online.

Se l’ultimo fine settimana di luglio ha registrato, secondo le stime, 700mila pernottamenti nella regione, per Ferragosto le attese sono anche più ottimistiche. "Le settimane centrali di agosto – spiega il presidente degli albergatori di Forte dei Marmi, Paolo Corchia - sono già al completo. Dal 10 al 20 agosto trovare una camera libera è molto difficile". Se si trova è perché qualcuno ha disdetto la prenotazione per problematiche legate al Covid. L’ottimo trend di agosto segue la ripresa registrata nei primi cinque mesi del 2022. Secondo la nota congiunturale di Irpet, tra gennaio e maggio di quest’anno le presenze turistiche in Toscana sono aumentate di circa il 172 per cento rispetto allo stesso periodo 2021, passando da 3,3 milioni a 8,7 milioni.

L’incremento di turisti si è registrato soprattutto a partire della primavera e si è poi progressivamente rafforzato. Il rimbalzo del 2022 è spiegato soprattutto dal ritorno degli stranieri (+507% nei primi cinque mesi del 2022 sul 2021), non più solo essenzialmente europei (+443 per cento), come era accaduto nel 2021, ma anche extra-europei (+686 per cento), in particolare provenienti dal continente americano. Mancano ancora all’appello asiatici e, per ovvie ragioni, i russi. E’ presto, però, per considerare la crisi alle spalle. La distanza dai primi cinque mesi del 2019 è ancora rilevante, con un -31,4 per cento di presenze. A maggio il distacco si è ridotto al -18 per cento. Se inoltre le locazioni turistiche brevi hanno già recuperato rispetto al 2019 (+112,4 per cento), gli alberghi ancora soffrono, con il -42 per cento delle presenze rispetto all’anno pre-pandemico.

Monica Pieraccini